Meningite, odissea per vaccinare il bambino

La protesta di una mamma: liste chiuse, richiamo impossibile. Ma dopo la segnalazione l’Ausl corre ai ripari e fissa l’appuntamento

Boom di vaccinazioni contro la meningite, ma trovare posto è un’impresa

Boom di vaccinazioni contro la meningite, ma trovare posto è un’impresa

Bologna, 21 marzo 2017 - Dal 1° febbraio chiamo tutti i giorni il Cup per poter prenotare la seconda dose del vaccino antimeningococco B, ma non ho trovato posto in tempi utili e da 10 giorni mi sento dire che le agende sono chiuse e che non è possibile effettuare alcuna prenotazione».

S. F., mamma di un bambino di 17 mesi, ieri mattina ha perso la pazienza e ci ha scritto una lettera. «Lo scorso 30 gennaio mio figlio ha fatto la prima dose al poliambulatorio Zanolini e poi, a partire da due mesi dopo, avrebbe dovuto fare la seconda. Già il pomeriggio del 30 gennaio ho provato a chiamare il Cup, ma i posti disponibili partivano da dicembre 2017, insomma un anno più tardi. La mia pediatra – continua la mamma – però mi ha detto che era un intervallo di tempo troppo lungo e che per avere una risposta immunitaria efficace è necessario non andare oltre i 4-6 mesi. E così è iniziato il mio calvario e ho iniziato a telefonare al Cup anche due volte al giorno». L’email è stata spedita anche all’Ausl e alla Regione. «Effettuate tante pubblicità incitando la popolazione a vaccinare i propri figli perché l’effetto gregge fa bene alla comunità e poi mi sento dire che non posso completare il ciclo del meningo B perché la richiesta è troppa e non siete in grado di gestirla? – scrive la mamma nella lettera – Credo che questa sia una cosa allucinante da una Regione che si dichiara all’avanguardia sul tema vaccini, vedi obbligo vaccinale di accesso ai nidi. Spero davvero che vi organizziate per far fronte a queste richieste, aumentando il personale a disposizione e le giornate dedicate a questo tipo di vaccino».

Nel testo vengono fatte anche altre osservazioni: «Fate rischiare a molti bambini come il mio di aver fatto una dose di vaccino per niente? Con tutti i rischi per la salute e i disagi logistici ed economici che i vaccini comportano ai bimbi e alle loro famiglie come visita preventiva dalla pediatra, febbre, malessere. E quindi assenze dal nido, permessi al lavoro, baby sitter e così via. Sapete benissimo chi ha fatto la prima dose e mi aspetto che per questi casi la seconda venga garantita nei tempi utili». Quando chiediamo chiarimenti all’Ausl, l’Azienda prende tempo e nel pomeriggio rende noto che «da oggi (ieri, ndr) è nuovamente possibile prenotare la vaccinazione anti-meningococcica di tipo B a pagamento per bambini e adolescenti, sino al compimento dei 18 anni, nei 41 punti Cup presenti all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda Usl o al numero verde 800 88 48 88, attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.30, e il sabato dalle 7.30 alle 12.30». Nel frattempo, la mamma è stata chiamata dall’Ausl. «Ho avuto l’appuntamento per il 5 aprile – precisa – al poliambulatorio di via Sant’Isaia. Spero che anche le mie amiche che hanno bimbi al di sotto di due anni, riescano a trovare posto».

L’Ausl spiega nella nota che «sono state aggiunte 520 ulteriori dosi di vaccino per aprile e nei prossimi giorni si farà altrettanto anche per maggio e giugno. Dal 15 marzo, inoltre, i genitori dei nati nel 2016 potranno concordare l’intero ciclo vaccinale direttamente con la Pediatria di comunità di riferimento, senza necessità di alcun passaggio a Cup. Da gennaio 2017 a tutt’oggi sono state somministrate più di 6 mila dosi di vaccino antimeningocco di tipo B». L’Ausl osserva anche che «al momento non si registra alcun picco epidemico di mengite meningococcica».

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