
Da gennaio la mensa a scuola costerà di più a Bologna (foto generica)
Bologna, 14 novembre 2023 - Le mense scolastiche a Bologna – a partire da gennaio 2024 – costeranno di più: a seconda delle fasce di reddito, da 0,30 centesimi a 17,7 euro in più al mese per la fascia più alta (sopra i 35 mila euro). Il ritocco più gravoso riguarda coloro che non presentano la dichiarazione Isee e che dovranno sborsare ogni mese ben 25 euro in più. L'aumento non riguarderà invece i 1.400 utenti già esenti dal pagamento. Il nuovo sistema di tariffazione del servizio di refezione scolastica adottato dal Comune di Bologna si traduce in un aumento stimato, per la maggior parte delle famiglie, che si attesta tra i 3 e i 5 euro in più al mese. Il Comune, attraverso il gestore del servizio Ribò, fornisce 20 mila pasti al giorno ai bambini e alle bambine delle scuole.
L'assessore: tariffe ferme per 8 anni
Daniele Ara, assessore alla scuola, spiega: "Dopo otto anni in cui le tariffe non sono state aumentate, avremo un piccolo ritocco solo per la refezione, mentre le tariffe di tutti gli altri servizi scolastici e integrativi resteranno invariate. Tanti Comuni in Italia le hanno cambiate in questi anni - aggiunge Ara - noi finché abbiamo potuto le abbiamo tenute invariate assorbendo nel nostro bilancio dei costi terrificanti". Il riferimento è all'inflazione, le materie prime, l'energia.
Il costo di ogni pasto
Il costo che il Comune riconosce al fornitore del servizio per ogni singolo pasto, dal 2015 a settembre 2023 è passato da 4,25 euro a 5,60, con un incremento del 32%. "La rimodulazione ha lo scopo di mantenere tariffe basse per i redditi bassi, di tutelare il ceto medio e di chiedere uno sforzo maggiore a chi ha un Isee sopra i 35 mila euro", prosegue Ara.
Le nuove fasce Isee: i prezzi progressivi
Contestualmente agli aumenti verranno introdotte anche nuove fasce Isee con prezzi per il pasto progressivi: prima la soglia più alta era 25 mila euro ( le famiglie con Isee pari o superiore pagavano 5,20 euro per ogni pasto consumato), ora la soglia massima è alzata a 35 mila euro e vengono introdotte due fasce intermedie (da 25 mila a 29.999, 99 e da 30 mila a 34.999,99). Viene anche esteso lo sconto per chi ha più figli iscritti al servizio fino sopra i 30 mila euro.