Merola e Bersani: "La sinistra sia unita"

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"La sinistra è tale quando unisce e fa la sinistra. Il primo comandamento per legare la sabbia è non gettarcela negli occhi". Virginio Merola

raccoglie applausi

e lancia una sferzata a Carlo Calenda dalla Festa dell’Unità, davanti a qualche centinaio di persone. Il candidato del Pd alla Camera nel collegio uninominale bolognese dialoga con Pier Luigi Bersani (Articolo 1) e tocca tutti

i temi caldi della campagna elettorale: dal rigassificatore ("Sì, va fatto") alla sanità pubblica ("Scomparsa

da questa deprimente campagna elettorale"), fino ai giovani: "Saranno 30mila i nuovi elettori che voteranno per la prima volta e dobbiamo avanzare proposte, non promesse irrealizzabili", sottolinea l’ex sindaco. Che aggiunge: "Penso che possiamo vincere le elezioni, e dico anche buttate via i sondaggi".

Con Merola c’è Bersani, che ha anche abbracciato Pier Ferdinando Casini presente al dibattito. "Legare la sabbia presuppone che ci sia qualcuno presente a legarla, perché da sola non si lega. E presuppone che sia la forza della sinistra a provarci. La destra, con qualcuno più avanti o più indietro, è sempre stata sopra il 40% – prosegue Bersani –.

La differenza è che, dopo essersi insultata per anni, si è ‘ammucchiata’ l’ultima settimana. Noi lavoriamo per una proposta alternativa,

che si basi su diritto e dignità del lavoro, welfare universalistico e transizione sociale ed ecologica". Sì o no con i 5 stelle? Merola: "Io non ce l’ho fatta. Il Pd però converga con chi è dalla nostra parte contro i sovranismi, gettando le basi per un nuovo inizio".

Francesco Moroni

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