Merola "Mi aspetto proposte chiare I due ruoli? Questione non dirimente"

L’ex sindaco sul passo avanti del governatore: "Abbiamo già avuto l’esperienza di Zingaretti in Lazio. Ma l’attenzione va all’organizzazione: basta uomini soli al comando, la direzione sia eletta dalla segreteria"

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di Luca Orsi

"Non ho niente contro chi si candida. Anzi, apprezzo il coraggio". Virginio Merola (nella foto), deputato del Pd, riflette sul passo avanti del governatore Stefano Bonaccini, che lunedì si è candidato a segretario nazionale del partito. Ma non rivela ancora se lo appoggerà o no nella corsa al Nazareno. "Per ora – spiega l’ex sindaco – mi preme insistere su un punto".

Quale?

"Premetto: Bonaccini ha detto cose importanti, largamente condivisibili".

Dunque, cosa la frena?

"Mi aspetto, da parte sua e di tutti i candidati che i temi posti siano accompagnati da proposte specifiche, chiare. Insomma, che si entri nel merito delle cose".

Per esempio?

"Dire semplicemente, come ha fatto Bonaccini, che dobbiamo riprendere l’ispirazione originaria del partito, è un tema che va argomentato molto bene. Perché, per esempio, siamo nati 15 anni fa per unire tutto il centrosinistra e oggi ci troviamo con due partiti in più: Terzo polo e Cinque stelle. Credo si debba ragionare sul perché".

Bonaccini, intanto, si schiera contro le correnti interne al partito. Che ne pensa?

"Ritengo sia molto importante che alla denuncia del correntismo si accompagnino proposte concrete per evitarlo. Al momento vedo soltanto molti che sui stanno iscrivendo alla corrente delle... controcorrenti".

Se sarà segretario, Bonaccini manterrà la carica di presidente della Regione. Nel Pd c’è già chi storce il naso per il doppio incarico. Lei?

"Non lo trovo un elemento dirimente. Abbiamo avuto Zingaretti, segretario e presidente della Regione Lazio. Punterei l’attenzione piuttosto su quale organizzazione si vuole dare al Pd".

Può spiegare?

"C’è l’abitudine, una volta eletto il segretario, che sia lui, o lei, a nominare la segreteria. Ma questa è una procedura che va bene per un sindaco che nomina la sua giunta".

Che cosa propone?

"In un partito dove siano ben chiare le posizioni di maggioranza e minoranza, ritengo che debba essere la direzione a eleggere la segreteria, non solo il segretario. Dico no all’idea di un uomo solo al comando. È necessario tornare ad avere un’idea di collettivo, di comunità".

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