Messi al muro dai burocrati

Marco Guidi

Marco Guidi

Bologna, 30 ottobre 2014 - L'APPELLO del sindaco è stato chiaro e forte: «I cittadini collaborino con noi per ripulire i muri deturpati dai graffitari». Un appello non solo accolto ma preceduto dagli abitanti di via Petroni che da giorni, pezzo dopo pezzo, stanno ripulendo la loro strada. Lo stanno facendo a loro spese e anche con qualche rischio, ad esempio sono stati più volte avvicinati e minacciati dagli spacciatori della zona che tutti, tranne chi dovrebbe, conoscono benissimo. In più un rappresentante del comitato della strada ha già subito la lacerazione di cinque gomme della sua auto. Ma gli abitanti della zona, stufi di degrado, sporcizia, spaccio, frastuono, fracasso vanno avanti. Ora ci sarebbe da aspettarsi perlomeno un “bravo” da Palazzo d’Accursio. Invece una solerte funzionaria della Soprintendenza ha detto che i colori usati sono sbagliati (poteva dire incongrui come disse un architetto per le piante di piazza Minghetti), e che secondo lei i residenti dovrebbero riverniciare tutto con colori più adeguati alla tradizione e alla strada. Quali colori di grazia? Visto che le mura erano ricoperte di scritte, tag e sconcezze varie? Poi non va dimenticato che il comitato si era messo in contatto con la soprintendenza per avere chiarimenti e indicazioni (lo ricordate, cari funzionari?). Una dirigente del Comune, da parte sua, invece di difendere i cittadini che amano la loro strada, pare solidarizzi con i burocrati.

on è male, nessuno fa nulla per via Petroni, ma se qualcuno si dà da fare, ecco arriva la reprimenda. Sembra una barzelletta ma è la realtà. E poi uno dice che il senso civico sta sparendo, chissà perché? In ogni caso in via Petroni hanno fornito in queste ore alla Soprintendenza decine di foto dei palazzi pubblici e privati di Bologna con i colori incongrui e diversi tra loro. Attendiamo la reprimenda degli architetti della Soprintendenza e la richiesta a Comune, Curia, Provincia e privati di ridipingere tutto. Nell’attesa, quelli di via Petroni andranno avanti e vedremo come andrà a finire.  

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro