
"Nessuno mette in dubbio il diritto di sciopero, nessuno vuole porre limitazioni alla libertà di manifestazione del pensiero, tanto più...
"Nessuno mette in dubbio il diritto di sciopero, nessuno vuole porre limitazioni alla libertà di manifestazione del pensiero, tanto più quando si tratta di vertenze sindacali importanti. Al tempo stesso ci sono delle norme che dobbiamo tenere presenti. Dopodiché in questo caso, come in tutti gli altri casi, la valutazione è rimessa alla deliberazione dell’autorità giudiziaria". Il prefetto Enrico Ricci, a margine della presentazione del rinnovo della convenzione tra il ministero dell’Interno e la Regione sul fronte della collaborazione tra l’agenzia regionale di protezione civile e la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sui fatti del 20 giugno quando 10mila metalmeccanici hanno manifestato per il rinnovo del contratto entrando in tangenziale a Bologna rischiando di essere denunciati alla luce delle misure del nuovo decreto Sicurezza che prefigura il reato di ’blocco stradale’ per cui si rischiano fino a due anni di carcere.
Da venerdì scorso, come riportato dal ’Carlino’, la Digos sta analizzando decine di minuti di video del corteo in tangenziale e centinaia di fotografie. Ci vorranno alcuni giorni ai poliziotti della Divisione investigazioni generali per completare l’informativa sul blocco della tangenziale per ricostruire e mettere in ordine fatti e persone che hanno portato al blitz. Inaspettato, perché nel percorso concordato dagli organizzatori con la Questura, questa ‘deviazione’ non era prevista. Non è comunque detto che l’informativa che poi verrà consegnata in Procura contenga già ipotesi di reato.