Bologna, 4 settembre 2023 - Dopo la frescura portata dalle piogge, a Bologna si assiste a un nuovo aumento delle temperature, che potrebbe far paura. L’ultimo colpo di coda del caldo estivo o il presagio di un autunno con temperature oltre la media? Lo abbiamo chiesto all’esperto meteo di Arpae Emilia Romagna, Sandro Nanni.
Quanto durerà questa nuova ondata di caldo e quanto sarà intensa?
“Ieri abbiamo registrato temperature intorno ai 32 gradi, sopra alla media climatologica, sicuramente non confrontabili con i 38 di agosto. Questo periodo sarà caldo ma a livelli sostenibili. C’è già una prima inversione di tendenza, tra oggi e domani ci aspettiamo un calo delle temperature”.
A cosa è dovuto questo sbalzo?
“Ci sono due aree di bassa pressione, uno a ovest della Spagna e l’altro tra Balcani e Grecia, tra le due si crea un’area di alta pressione (ovvero sopra lo Stivale) ed è ciò che determina questo tempo soleggiato. Ma la massa d’aria sopra la Grecia potrebbe determinare un nuovo calo delle temperature per circa due giorni, dopo i quali le temperature torneranno lentamente ad aumentare”.
Quanto durerà quindi questo tempo soleggiato?
“L’assenza di precipitazioni e il nuovo caldo sarà fino alla fine della settimana, periodo in cui calerà la ventilazione. Sulla fascia costiera romagnola invece la pressione aumenterà già nei prossimi due giorni. Le massime toccheranno di nuovo i 30 gradi, tuttavia non sono previste condizioni di disagio bioclimatico”.
Si tratta dell’ultimo colpo di coda del caldo estivo o ci aspetta un autunno caldo?
“Dalla settimana prossima ci possiamo attendere già nuovi episodi di precipitazioni. Successivamente ci si aspetta flussi occidentali, che portano quindi perturbazioni. In generale, da metà settembre si entra in una condizione di maggiore variabilità, con maggiore escursione termica, non dovrebbero però esserci massicci cali di temperatura. Nel prossimo trimestre non ci sono indicazioni particolari, ci si aspetta un autunno nella norma. Questa situazione del mare mediterraneo con temperature molto alte può portare a temporali molto intensi: settembre e ottobre sono mesi a rischio anche per alluvioni localizzate. Uno scenario possibile anche se non ci sono ancora indicazioni di questo tipo”.