Bologna, 24 luglio 2022 - "Brando aveva provato ad avvertirmi che c’era qualcuno che si aggirava nel giardino. Io pensavo solo volesse uscire... Invece avevo i ladri in casa". Anna Cervi ripercorre così la paura vissuta qualche tempo fa, quando si è trovata praticamente a tu per tu con dei malviventi che, dopo aver rotto le inferriate alle finestre, "come fossero una scatoletta di tonno", racconta, sono fuggiti appena hanno sentito dei passi. La donna aveva passato tutto il pomeriggio in casa, "e Brando, il nostro golden retriever, era nervoso, non la smetteva di abbaiare verso il cortile, così l’ho fatto uscire un po’".
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Poi la padrona di casa è dovuta uscire "per una commissione brevissima, una ventina di minuti appena – racconta –. Quando sono rientrata il cane abbaiava ancora. Sono andata in camera e ho sentito il vento entrare dalle finestre, che prima erano chiuse. E poi il rumore di passi. Mi sono bloccata, terrorizzata".
Quando il silenzio è tornato, Anna ha trovato il coraggio per andare a vedere: "La camera era tutta a soqquadro, c’erano orme infangate ovunque. Il mio ritorno, dopo così poco tempo, ha però fatto sì che non riuscissero a rubare nulla. Devo averli bloccati sul più bello: c’era un’impronta proprio davanti alla scrivania su cui era poggiato l’orologio d’oro di mio marito". La famiglia, che vive a San Lazzaro, ha poi chiamato i carabinieri: "Per notti non ho dormito, per la paura che potessero tornare a completare il lavoro".
n. t.
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