Michele Merlo, in ferie forzate il medico del 118

Il sanitario per i genitori del cantante avrebbe "accusato Michele di drogarsi". Chiuso l’audit dell’Ausl: "Nessuna criticità grave"

Il cantante Michele Merlo, noto anche come ’Mike Bird’, ad Amici

Il cantante Michele Merlo, noto anche come ’Mike Bird’, ad Amici

Bologna, 10 giugno 2021 - È terminato ieri l’audit clinico, cioè l’indagine interna avviata dall’Ausl, per ricostruire la vicenda di Michele Merlo, il cantante vicentino noto per avere partecipato al talent ’Amici’ stroncato da un’emorragia cerebrale causata da leucemia fulminante domenica scorsa, dopo tre giorni di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore. L’azienda sanitaria chiarisce: "In base ai documenti e alle testimonianze dei professionisti coinvolti, si sono evidenziate alcune criticità sotto il profilo organizzativo all’ospedale di Vergato, ma non di particolare gravità". L’accesso a Vergato del cantante è del 2 giugno: visitato dalla guardia medica, i suoi sintomi (placche, mal di gola e mal di testa) erano stati scambiati per un virus alla faringe. Per il resto, prosegue l’Ausl, "confermiamo in tutti i momenti l’adeguatezza dei processi clinici e assistenziali".

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Il cantante Michele Merlo, noto anche come ’Mike Bird’, ad Amici
Il cantante Michele Merlo, noto anche come ’Mike Bird’, ad Amici

Compreso il momento del soccorso in emergenza a casa della fidanzata di Merlo, il giorno dopo la visita a Vergato, per cui un medico del 118 – che secondo la denuncia dei genitori della vittima avrebbe "accusato Michele di avere fatto uso di sostanze stupefacenti, nonostante la fidanzata negasse" – è stato messo in ’ferie forzate’ per un paio di giorni. Ora però l’Azienda rassicura: durante quell’intervento, "nonostante il contesto relazionale fosse influenzato dalla drammaticità delle condizioni del signor Merlo", le "manovre di stabilizzazione del paziente sono state immediate e corrette".

Nel mirino di Nas e Procura c’è però appunto anche la visita del 2 giugno, ritenuta dai familiari di ’Mike Bird’ "minimamente approfondita" e sprovvista di "semplici controlli di routine", quali un esame del sangue che avrebbe potuto rivelare la presenza della leucemia in anticipo rispetto alla diagnosi arrivata solo 24 ore dopo, a seguito dell’emorragia cerebrale. Questo perché al triage l’infermiere, "a richiesta sui tempi d’attesa precisava che non era in grado di stimarli data la presenza di alcuni pazienti in carico al pronto soccorso" e per questo avrebbe informato il giovane dell’alternativa visita alla guardia medica, "cui il signor Merlo ha optato di rivolgersi", sottolinea ancora l’Ausl. Poi la diagnosi di faringite e la prescrizione di un antibiotico.

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Una dinamica, questa, che ha fatto riemergere la polemica sulla rimozione della funzionalità h24 del presidio vergatese e della riduzione degli orari del laboratorio analisi dell’ospedale, con conseguenti disagi e ritardi in caso di necessità pomeridiane: a riguardo, sia Lega sia Fratelli d’Italia hanno presentato interrogazioni in Regione. Difatti i campioni dopo le 14 vengono trasportati a Porretta per l’analisi, con tempi d’attesa di oltre due ore contro i pochi m inuti solitamente necessari.

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Tutto materiale finito sul tavolo del procuratore capo Giuseppe Amato e del sostituto Elena Caruso che hanno aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per omicidio colposo dopo la denuncia depositata dai genitori di Merlo alla stazione Bertalia. Domani alle 9.15 in Procura verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo del 28enne. I Nas hanno già acquisito l’intera documentazione clinica sia al Maggiore che a Vergato.

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