Restano aspri i toni dello scontro fra il Pd e il governo in tema di immigrazione. Nella sede di Coldiretti Emilia-Romagna, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida replica alle dure critiche di tanti sindaci dem – fra i quali Matteo Lepore ("torneranno le tendopoli") – e del governatore Stefano Bonaccini ("siamo all’improvvisazione pura, gli arrivi non si ridurranno così"), contrari alla cancellazione della protezione speciale per i migranti.
"Il problema dell’immigrazione illegale esiste in Italia, e non è stato affrontato", accusa il ministro. "Se qualcuno non crede nelle nostre soluzioni – aggiunge –, spieghi perché non ha affrontato il problema". Oggi "stiamo cercando di andare incontro a soluzioni insieme all’Ue, che però siano delle soluzioni, non la rimozione sistematica del problema come è stato fatto fino ad ora".
Lollobrigida si rivolge quindi al Pd e al centrosinistra, "a chi ha governato per venti degli ultimi trent’anni". E spiega: "Dovrebbe ricordare che queste soluzioni avrebbe dovuto cercarle e probabilmente trovarle, invece di rinviare il problema. Noi abbiamo un governo oggi che non si gira dall’altra parte rispetto alle questioni".
Di tutt’altro parere Bonaccini, che ribalta il punto di vista del ministro: "Ho posto da mesi la questione" e il governo ha "preferito non rispondere e ignorare il problema", afferma il governatore. E "cancellare la protezione aggiuntiva – commenta – non produrrà né una diminuzione degli sbarchi, né un aumento dei rimpatri e neppure una gestione efficace dell’accoglienza. Che sono invece le priorità che il governo deve affrontare".
Sul tema dei flussi dei lavoratori stagionali, secondo il governatore "si sta facendo il contrario di quello che servirebbe. Rischiamo che manchi personale per aprire gli alberghi, garantire l’esercizio dei ristoranti, raccolta di frutta e verdura. Mi auguro che anche qui correggano".
L’obiettivo del governo, afferma il ministro, "è contrastare in maniera ferma l’immigrazione illegale. È l’immigrazione legale quella che dobbiamo promuovere. È fisiologica e serve a mandare avanti le imprese, dopo aver verificato se esiste la possibilità di dare da lavorare in un mondo splendido come quello dell’agricoltura a persone che magari oggi prendono il reddito di cittadinanza e vorrebbero trovare occupazione". Attraverso il decreto flussi e una pianificazione corretta "si potrà dare risposte anche alle esigenze del mondo produttivo".
Per Michele Campaniello, capogruppo pd in Comune, il governo "cancella con un colpo di spugna migliaia di persone che vivono qui e che grazie alla protezione speciale erano riuscite a inserirsi nel nostro tessuto sociale".
"È una questione di civiltà organizzare bene un’immigrazione che consenta a una nazione di essere produttiva e garantisca a chi arriva una integrazione – afferma il ministro –. Fare entrare tutti per poi vederli abbandonati per strada o sfruttati è incivile". A fini di un processo di integrazione di successo, serve "una pianificazione che ci permetta di stipulare accordi con altre nazioni che consentano una formazione dei migranti anche nei luoghi di provenienza", insegnando l’italiano e fornendo "livelli di formazione civica per permettere a chi arriva di conoscere i nostri modi di vivere, le nostre abitudini".
Luca Orsi