Bologna, 18 settembre – Le risse, gli arrivi e i centri di accoglienza a due passi dal collasso. Si arroventa il tema migranti a Bologna, dopo la violenta lite di ieri sera al Cas di via Mattei, il sindaco Lepore attacca frontalmente il governo: “Questa situazione così caotica e al collasso non si deve più sopportare. Noi continueremo a fare la nostra parte ma diciamo basta caos al sui migranti, perché un caos gestito in questo modo diventa un caos voluto ed è questa la denuncia che faccio oggi".
Il primo cittadino ne parla in Consiglio comunale: "Basta al caos sui migranti per smantellare l'accoglienza diffusa e la collaborazione con i Comuni. Nel momento in cui noi sindaci diamo la nostra disponibilità a collaborare con il Governo, pugnalare le città alla schiena in questo modo è sbagliato e i cittadini lo devono sapere".

E Lepore insiste sul pensiero di “un caos voluto – dice -, siamo di fronte a una scelta politica. Si sapeva che gli sbarchi ci sarebbero stati e si continua a gestirli attraverso Lampedusa, non si vogliono fare corridoi per una gestione regolare dei flussi. Si punta solo sui respingimenti nei Paesi di partenza come Tunisia, Libia e altri - continua Lepore - e su fantomatici rimpatri, quando con il decreto annunciato per oggi si allunga il tempo di permanenza nei Cie e quindi si sa già che questi rimpatri non ci saranno". In queste settimane "si ingolfa il sistema, non ci sono più tavoli di lavoro condivisi, non ci sono dati, non si sa nulla".