Migranti, più spazi per l’accoglienza

Il prefetto Visconti: "Nuove strutture per chi fugge da guerre e miserie, non solo per i rifugiati ucraini"

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Nella città di Bologna e nella Regione Emilia-Romagna sono in arrivo nuovi spazi per accogliere chi scappa da guerre e condizioni di estrema miseria, "non solo ucraini, ma anche persone provenienti dall’Africa".

Ad annunciarlo ieri è stato il prefetto della città di Bologna, Attilio Visconti, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e del ventennale del Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati del Sistema Accoglienza Integrazione (Sprar-Sai), a Bologna.

"L’Emilia-Romagna è la seconda regione con il più alto numero di persone accolte in Italia, mentre Bologna è seconda solo a Milano e in questo momento non abbiamo difficoltà a proseguire questo percorso", ha spiegato il prefetto. "Abbiamo indetto nuovi bandi e sono in arrivo altri spazi che consentiranno di migliorare ulteriormente il nostro sistema di accoglienza, senza discriminazioni sulla provenienza di chi farà richiesta".

Lavori in corso per quanto riguarda le assegnazioni, ma anche sulla creazione di "un protocollo generalizzato con uguali condizioni su tutto il territorio regionale", ha spiegato ancora il prefetto, che ha concluso: "Ci sono delle difficoltà che riguardano la diversificazione del territorio di area in area, ma stiamo cercando parametri di uniformità che possano consentire un ampliamento dei centri di accoglienza, con condizioni migliori sia per i gestori che per gli accolti".

Sempre in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato è il responsabile per le politiche migratorie del Pd di Bologna, Alessandro Albergamo, a parlare e chiedere la revisione delle regole nazionali ed europee per l’accoglienza, superando i Cas e l’attuale sistema dei visti. "Tutti i rifugiati devono essere protetti – afferma Albergamo – a prescindere dalla loro provenienza. Per i cittadini ucraini abbiamo visto un generoso altruismo senza precedenti, forse ora avremo maggiore empatia verso chi scappa da casa sua".

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