Mihajlovic ha la leucemia, lacrime e commozione nel messaggio alla squadra

Videoconferenza con i giocatori in ritiro: "Orgoglioso di voi, lavorate a testa alta"

Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic

Bologna, 14 luglio 2019 - La notizia della malattia di Mihajlovic scuote Castelrotto come un pugno allo stomaco. Le indiscrezioni avevano iniziato a circolare già dal pomeriggio di venerdì. Per questo motivo, alla squadra era stato anticipato qualcosa già nella serata.

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Ieri, poi, Mihajlovic ha chiesto di organizzare una videoconferenza con la squadra intorno alle 16, nella sala riunioni dell’Hotel Schgaguler che ospita i rossoblù a Castelrotto, per parlare ai suoi ragazzi in prima persona. Si è commosso il tecnico e si sono commossi i giocatori, scossi.

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E Mihajlovic (foto), da leader quale è sempre stato, nel momento più difficile della sua vita ha trovato il modo di consolarli: «Sono orgoglioso di voi, lavorate con il sorriso e a testa alta. Se volete aiutarmi, è questo che dovete fare». Il momento è durissimo per tutti, l’umore sotto i tacchi. Ma Dzemaili e compagni hanno tentato una prima reazione al momento di scendere in campo per l’allenamento pomeridiano, quando si sono stretti in cerchio, riguardando parte della conferenza stampa (video). Poi lo staff di Sinisa e il capitano hanno fatto un breve discorso al gruppo, prima di dare il via alla seduta, caratterizzata dal caldo applauso del pubblico che ha sciolto la tensione intonando il nome di Mihajlovic.

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Il tutto all’interno di una giornata in cui l’ad Claudio Fenucci e il ds Riccardo Bigon sono sbarcati a Monaco da Montreal e in macchina hanno raggiunto Castelrotto, proprio per stare al fianco della squadra. Momento a cui il gruppo – che oggi alle 17 al campo Laranz di Castelrotto affronterà lo Sciliar nella prima uscita stagionale – ha reagito stringendo un patto per Sinisa, come spiegato da Dzemaili: «Il mister vincerà questa battaglia anche per noi. Noi ci sentiamo la sua famiglia, perché quello che lui ci ha dato negli ultimi sei mesi è una cosa che raramente un allenatore è mai riuscito a trasmettere. È una persona fortissima e nessuno di noi ha il dubbio sul fatto che tra qualche settimana lo rivedremo in campo. Il mister ha un grande staff e noi continueremo a lavorare col sorriso stando concentrati. La notizia è una brutta botta, ma rispetteremo la promessa che gli abbiamo fatto: quando lui tornerà ci troverà pronti a lottare per ottenere un posto importante in campionato. Lui è come un padre e lotteremo per lui come lui lotterà per noi».

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