Mihajlovic cittadino onorario Bologna, Bonaccini applaude l’amico Sinisa: "Conta l’uomo"

Il presidente della Regione incontra per la prima volta il mister e scatta subito un grande feeling. "Quando ha affrontato la malattia, abbiamo fatto tutti il tifo per lui. Il suo è uno splendido messaggio"

Il governatore Stefano Bonaccini, Sinisa Mihajlovic, Gianni Morandi e il sindaco Lepore

Il governatore Stefano Bonaccini, Sinisa Mihajlovic, Gianni Morandi e il sindaco Lepore

Bologna, 18 novembre 2021 - A vederli quando si parlano a margine della cerimonia ufficiale sembrano due amici di vecchia data. E invece Stefano Bonaccini e Sinisa Mihajlovic (foto sono solo due che si stimano da sponde diverse della ‘barricata’ politica. Sponde opposte no, questo sarebbe fuorviante. Perché, come scandisce il presidente dell’Emilia-Romagna, "chissenefrega dell’appartenenza politica quando un uomo deve affrontare il percorso della malattia: in quel momento tutti abbiamo fatto il tifo per Sinisa". E perché Sinisa fu sincero quando mesi fa, per lodare la volontà di Bonaccini di riaprire gli stadi, l’allenatore del Bologna, ancorché amico di Matteo Salvini, dichiarò: "Bonaccini è bravo, non sembra quasi di sinistra".

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Presidente Bonaccini, e dire che lei Mihajlovic non l’ha mai frequentato... "No, ma succederà presto. Ne ho già parlato con Fenucci, che organizzerà un’uscita a pranzo con me e Sinisa". Ora possiamo dirlo: la sua leucemia è alle spalle. Un bel messaggio per chi sta affrontando la battaglia. "E’ uno splendido messaggio. Ma sono molto contento anche del messaggio che ha veicolato il sindaco Lepore, quando ha giustamente lodato la sanità del nostro territorio. Rrngrazio Matteo di avermi invitato a questa cerimonia". Mihajlovic bolognese onorario. "Ha meritato questo riconoscimento. Fin qui non ho avuto la fortuna di incontrarlo di persona, ma attraverso le sue parole ho avuto modo di apprezzare le sue qualità umane. Lo ringrazio anche per le belle parole che ha speso in passato nei miei confronti". Fulgido esempio di guerriero contro la malattia. "Sì. Sinisa ci ha ricordato che la malattia è sempre in agguato. Lo abbiamo visto anche in questi quasi due anni di lotta alla pandemia, che ancora non è passata". L’allenatore del Bologna si è detto fortunato per essere stato curato dalla sanità emiliana. "Ha conosciuto la nostra sanità pubblica, fatta di persone che hanno dedicato la loro vita alla cura degli altri. E qualcuno la vita in questa pandemia ce l’ha anche rimessa". Lei juventino, Sinisa calciatore invece è stato laziale e interista. "Diciamo che in passato mi ha dato qualche dispiacere". Eppure vi lega un filo rosso. "Ho cominciato la mia carriera politica a Modena, che è gemellata proprio con Novi Sad, l’altra città di cui Sinisa è cittadino onorario. E ho due figlie grandi che si chiamano quasi come le sue: Vittoria e Virginia". Lei da sempre coltiva buoni rapporti con tutto il Bologna. "Un club che ha in Claudio Fenucci un dirigente che ha dimostrato che si può fare calcio non solo con capacità manageriali, ma anche con stile". Anche il Bologna sul campo sembra prossimo al decollo. "Sinisa ha trovato la quadra. E Arnautovic non solo segna: è anche un leader".  

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