Michele Merlo morte, via alla maxi perizia per chiarire le responsabilità

Bologna, 23 marzo 2022 - Alla ricerca della completa verità, per fare luce sulla morte di Michele Merlo, in arte ’Mike Bird’, il cantante del talent ’Amici’ scomparso lo scorso 6 giugno all’ospedale Maggiore a causa di una emorragia cerebrale provocata da una leucemia fulminante. Questo quanto emerso dall’autopsia disposta mesi fa dalla Procura di Bologna e che ora tornerà al centro della maxi perizia i cui esami cominceranno domani alle 11, con novanta giorni a disposizione dei medici, come disposto a inizio marzo dalla Procura di Vicenza, a cui il fascicolo per omicidio colposo – che vede come unico indagato il medico di base di Rosà che il 26 maggio visitò per primo le vaste ecchimosi di Merlo – è passato di mano, una volta ritenuto che da parte dei medici dell’ospedale di Vergato e del Maggiore, dove rispettivamente Merlo si è recato mentre si trovava ospite della fidanzata nel nostro territorio, non ci fosse più nulla da fare per salvarlo al momento delle visite qui eseguite.

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Gli accertamenti tecnici richiesti dalla Procura vicentina sono stati conferiti in sede di incidente probatorio dal gip Antonella Toniolo all’anatomopatologo Antonello Cirnelli e all’oncologo Valter Bortolussi. A propria volta, anche le parti hanno nominato i propri consulenti per la maxi perizia. Gli esami, volti a confermare le cause della morte e stabilire eventuali responsabilità da parte del medico di base di Rosà, terranno conto dell’autopsia di nove mesi fa a Bologna, quando emerse che "se la terapia fosse stata somministrata a partire dal 27 o 28 maggio (Merlo venne visitato a Rosà il 26, ndr) Merlo avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento".

f.z.