E' morto Miki del Ciak, Bologna piange il suo dj

Bologna, 13 agosto 2022 - Tra i precursori della disco music in città, si è spento un vero monumento della notte, portato via in poco più di un mese da un male incurabile. E' morto Miki, dj del Ciak, all'anagrafe Michele Giuliano, 74 anni e una vita intera dedicata a far ballare i bolognesi.

Tutti però lo conoscevano come Miki, un nome cresciuto all'interno del tempio della disco music anni '70, il Ciak, una sorta di balera d'altri tempi, trasformata assieme al dj Mandrillo in un locale alla moda, e in un successo. Nel 1974, inizialmente come collaboratore di DJ Mandrillo, arrivò appunto lui, DJ MIki, e il locale diventò rapidamente il riferimento obbligato di una nuova maniera di intendere quel mestiere, facendo dei giradischi e dei vinili degli autentici strumenti musicali, capaci di far ballare, stravolgendo l’identità delle canzoni, e creandone una inedita. Ogni fine settimana, sino al 1990, quando decise di ritirarsi, migliaia di ragazzi arrivavano come in pellegrinaggio nel club di via Della Filanda.

E sui social c'è già chi lo ricorda a nome di tutto il quartiere San donato. "Miki. Il pacchetto di Marlboro arrotolato nella camicia, l'iconico BMW seconda serie di colore bianco, il Ray-Ban verde sempre appresso. Scambi di opinioni alla fine delle serate nel parcheggio adiacente al Ciak. Gli anni migliori della nostra vita contraddistinti da un immenso DJ, il più innovativo di tutti. Grazie Miki, ti ricorderemo per sempre!", scrive qualcuno su Facebook. 

"Il nostro Miki ci ha lasciato - è il ricordo affettuoso di un conoscente - ci rivedremo grande amico mio da sempre, oggi il dolore è tanto, ci siamo sentiti fino agli ultimi istanti, ho pregato e pianto come non mai….leggendario Miki del Ciak sei e sarai per sempre il più grande e insuperabile disc-jockey….nessuno mai come te, ti abbraccio e ti ringrazio per tutto l’affetto e l’aiuto che non mi hai mai negato….ti voglio un bene speciale amico mio per sempre".

E' datata 2019 una serata tenutasi al Giostrà in omaggio al Ciak, da lui ‘approvata’. E, anche se non si presentò, era come se, per una notte, la sua discoteca, la sua musica, fossero di nuovo le grandi protagoniste della notte cittadina.