
Scoperto l’uomo che aveva messo nel mirino Omar Mattioli, sindaco di Baricella. La vicenda risale ai primi di luglio quando, una lettera minatoria, scritta a mano e in stampatello, era stata recapito da un ignaro postino nella sede del Comune.
‘Preparati la bara perché ti facciamo fuori’. Questo il testo della missiva che aveva scatenato grande timore in paese, tanto che il primo cittadino, su ordine della Prefettura, pochi giorni dopo l’arrivo della lettera, era stato sottoposto a una vigilanza dinamica.
Ora, grazie a un’indagine accurata dei carabinieri della Compagnia di Molinella, comandata dal capitano Otello Scolastico, in collaborazione con la stazione di Baricella e del Reparto Investigazioni scientifiche dei carabinieri (Ris), si è arrivati al colpevole: si tratta di un pensionato 67enne, residente in paese che è stato, dunque, denunciato, nella giornata di giovedì, per il reato di minaccia aggravata. Stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine l’uomo avrebbe mandato la lettera minatoria al sindaco a seguito del dissenso del 67enne in merito ad alcune questioni gestite dall’amministrazione, tanto che il pensionato, in merito, prima di minacciare il sindaco, aveva anche fatto un esposto ai carabinieri.
Fatto sta che, appena il sindaco Omar Mattioli aveva ricevuto la lettera in municipio, è scattato l’immediato sequestro da parte dei militari dell’Arma. In un primo momento la Compagnia e la stazione di Baricella avevano proceduto ad analizzare visivamente la missiva minatoria insieme ad alcuni documenti scritti (che sono stati appositamente richiesti) da tutti quei cittadini che – nei mesi precedenti al fatto – avevano avuto motivo di discutere con il sindaco o con l’amministrazione per questioni di varia entità.
Conseguentemente, identificata quella che poteva essere la stessa scrittura del mittente, in mezzo a tantissimi altri campioni, i carabinieri si sono avvalsi del supporto dei Ris per un’accurata perizia calligrafica che ha confermato i sospetti.
I militari della Compagnia di Molinella sono così risaliti al responsabile e lo hanno denunciato. "Ci tengo, in primo luogo, a ringraziare e a complimentarmi con i militari dell’Arma che, in breve tempo e con un’indagine accurata sono risaliti al responsabile – sottolinea il primo cittadino –. È innegabile che, sapendo che questa persona è in mano alla giustizia ed è stata identificata, mi sento molto più sereno, al pari di tutti i membri della mia famiglia".
La vigilanza disposta dalla Prefettura è stata dunque interrotta.
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