Medicina, punta un coltello alla gola della sorellina. Arrestato

Nei guai un 25enne. Al termine dell’ennesima lite domestica ha anche distrutto il camper del padre. Altri due uomini in manette per maltrattamenti in famiglia

Un coltello da cucina (foto d'archivio)

Un coltello da cucina (foto d'archivio)

Medicina (Bologna), 8 gennaio 2020 – E’ accusato di maltrattamenti in famiglia il 25enne di Medicina arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri al termine di una violenta lite tra le mura domestiche.  Quando, dopo una chiamata al 112, la pattuglia è arrivata sul posto, i militari hanno notato un camper parcheggiato con il parabrezza e altri parti della carrozzeria distrutte. Il proprietario del veicolo, 62enne italiano, ha spiegato che i danni al mezzo, parcheggiato sotto l’abitazione dei suoceri, 90enni, li aveva provocati appunto il figlio 25enne, come conseguenza di un’ennesima violenza nata da futili motivi e amplificata dall’uso di droghe e alcol assunti dal giovane, con precedenti di polizia e "socialmente pericoloso", secondo i carabinieri. L’uomo ha chiesto aiuto ai militari perché fortemente preoccupato per l’incolumità di altri figli minorenni che il 25enne, di recente, aveva iniziato a minacciare anche di morte. In particolare, l’uomo ha raccontato di un fatto piuttosto grave accaduto durante le feste natalizie nell’appartamento dei suoceri, quando il 25enne aveva puntato un coltello da macellaio alla gola della sorellina perché non voleva che mangiasse il parmigiano. Inoltre, per sfogare la propria rabbia, il ragazzo aveva lanciato dalla finestra una pentola di tortellini in brodo, fortunatamente senza colpire i passanti e, per ultimo, distrutto il camper del padre. Alla vista dei carabinieri della tenenza di Medicina, il giovane era in cucina, all’apparenza tranquillo e scherzoso, mentre si preparava un piatto di pasta. Il giovane è stato ammanettato dai carabinieri e accompagnato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

In città, in zona Mazzini, un 50enne bolognese ha provocato lesioni guaribili in 10 giorni alla convivente, una donna di 36 anni di origine calabrese. Al culmine di una lite, cominciata in un fast food e proseguita a casa, l'ha picchiata e colpita con un quadro e una lampada che le ha lanciato addosso. Lei è riuscita a chiamare i carabinieri, mentre il compagno era sul balcone a fumare una sigaretta. Finora la donna non aveva mai denunciato le percosse subite a partire dalla scorsa estate.

Un 35enne di Enna è stato arrestato a Marzabotto per avere aggredito la convivente, una 44enne di Torino, oltre che per detenzione illegale di armi. Dopo la richiesta di aiuto della donna, i militari hanno raggiunto l'abitazione della coppia dove hanno anche sequestrato un fucile a pompa, trovato insieme ad alcune munizioni dietro a un mobile in uso all'uomo, sprovvisto di porto d'armi. Il fucile è risultato rubato la scorsa estate a Vergato, in un furto in abitazione.

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