Mingardi: "Il mio nuovo album per Bologna"

‘Stanti così le cose’, in uscita domani, è una dedica al dialetto. "Una dichiarazione di dipendenza dal luogo nel quale vivo"

Migration

Pierfrancesco Pacoda

E’ un viaggio verso il cuore della città, un omaggio da parte del rocker bolognese per eccellenza. Perché anche la provincia, le proprie tradizioni possono essere fonte di ispirazione quando si fa musica dal respiro internazionale. Come quella che ha sempre scritto Andrea Mingardi, bluesman innamorato della cultura afro americana e di Bologna, al cui dialetto ha dedicato il suo nuovo album Stanti così le cose, una raccolta di 13 canzoni in uscita domani.

Mingardi, ha realizzato un album in dialetto 20 anni dopo ‘Ciao Ràgaz’. In mezzo collaborazioni, successi internazionali. Poi, il ritorno alle radici.

"Io vengo dal mondo delle balere, mi sono formato nelle orchestre che suonavano ore eseguendo un repertorio praticamente infinito. E, prima di suonare il brano del momento, lo introducevo con un ‘E adesso a grande richiesta..’ Ecco, credo che questo slogan sia la sintesi perfetta dei motivi che mi hanno spinto a tornare al dialetto. Lo volevano i mie ascoltatori, lo voleva Bologna. Il disco appartiene a loro, alla città, è una dichiarazione di ‘dipendenza’ dal luogo nel quale vivo".

Una dichiarazione che doveva necessariamente essere enunciata nella lingua ‘locale’.

"Sì, il bolognese ha una tale ricchezza di sfumature, ha una incredibile capacità evocativa, è onomatopeico, riflette la nostra capacità, a mio avviso unica, di affrontare anche le prove più difficili della vita, con ironia e leggerezza, sdrammatizzando, cercando il lato più edonistico, anche quando abbiamo di fronte l’evidenza del dolore. Un atteggiamento che si riflette nel disco".

Ci faccia un esempio.

"C’è una canzone nell’album dove racconto di quando, ricoverato per una operazione al ginocchio, faccio un giretto nel giardino della clinica e si avvicina un gruppo di degenti. Io credevo che, avendomi riconosciuto, volessero parlare della mia musica. Invece, uno di loro, mi chiede, ‘Secondo te, il Bologna si salva? Sono rimasto folgorato, ho risposto Xa vut ca seva? Cosa vuoi che ne sappia?. E’ diventato il titolo del brano che contiene anche la frase Stanti così le cose, che dà il titolo all’album".

Un album con una collaborazione importante.

"Ho avuto l’occasione di cantare con Ivano Marescotti, in ‘Emilio Romagno’, una specie di rap alla mia maniera, dove dialoghiamo sulle personalità che hanno fatto grande la regione e sulle bellissime diversità che la caratterizzano. Una ode a musicisti, poeti, sportivi, che diventa un manifesto, un racconto della nostra storia. Da qui abbiamo intenzione di partire per costruire uno spettacolo teatrale".

Lei parlava della forza onomatopeica del nostro dialetto.

"Che non è solo nelle parole ma nei suoni. Se debbo immaginare una dedica per il disco è alla nostra ‘s’, patrimonio dell’umanità, una ‘esse’ che trasuda godimento, piaceri delle papille e dell’olfatto, che sa di colesterolo, di friggione e che è uno dei motivi per i quali la città è sempre incoronata come quella dove si vive meglio in Italia".

Lei è un amante della musica americana...

"I due linguaggi convivono perfettamente. I suoni del disco sono quelli del soul, del funky, del rhythm’n’blues, ma intrisi di emilianità, di quel sarcasmo che ci permette si sopravvivere. E’ come se il disco fosse scaturito dalle conversazioni che facciamo sotto i portici, dove la lingua si amalgama alla black music, per dimostrare che usare il dialetto non significa chiudersi, ma, al contrario, portare con orgoglio quello siamo nel mondo. Come farò quando i giorni del virus passeranno".

Nel frattempo è anche diventato un volto televisivo.

"Su TRC ogni mercoledì conduco con Andrea Barbi Con un amico vicino. La trasmissione è uno sguardo aperto sui sogni e i desideri di chi vive in Emilia Romagna e anche di chi è lontano dalla sua terra per motivi di lavoro. Ci guardano dall’India, dagli Stati Uniti, persino dalla Siberia… E’ uno spazio dove far sentire la nostra vicinanza, e, soprattutto, dove eseguire le canzoni, proprio come facevo nelle balere, ‘A grande richiesta’".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro