
Maurizio Fabbri (Pd), presidente dell’Assemblea, ed Elena Ugolini (Rete Civica)
Annullate le sospensioni di tre giorni ai due studenti del liceo Minghetti. Dopo quattro ore di confronto serrato, l’organo di garanzia del liceo Minghetti azzera le uniche due sospensioni, irrogate dal Consiglio di classe, ai liceali che a fine marzo avevano occupato la scuola. Un atto di clemenza, per non parlare di indulgenza, che mira a rasserenare, pacificare il clima molto teso che si respira in via Nazario Sauro a causa dell’occupazione di una minoranza. Un atto che, però, dall’altra parte in pochi minuti ha subito acceso la bagarre politica: esultano i consiglieri di maggioranza in Regione, attacca l’opposizione a partire da Elena Ugolini (Rete Civica).
Circola infatti una nota congiunta firmata dal presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, assieme a Giovanni Gordini (Civici con de Pascale), Simona Larghetti (Avs), Simona Lembi (Pd) e Lorenzo Casadei (M5s): "La notizia del ritiro delle sospensioni inflitte ai due studenti del liceo Minghetti non è un atto solamente formale, ma un gesto che parla al presente e al futuro della scuola pubblica: ha prevalso il dialogo contro ogni logica punitiva". Nella commissione Scuola dell’Assemblea legislativa era stata anche approvata una risoluzione, si ricorda, che "nasceva proprio da questa urgenza: non difendere astrattamente il diritto al dissenso, che pure è necessario difendere, ma invitare concretamente a un cambio di passo, a far prevalere il dialogo come modo necessario di confronto".
Su tutte le furie Elena Ugolini, ex rettrice del Malpighi, particolarmente attiva quando si parla di scuola: "Il plauso del presidente dell’Assemblea legislativa e dei consiglieri di maggioranza per il ritiro delle sanzioni solleva una questione che merita una riflessione profonda. La scuola autonoma non ha bisogno dell’intervento della politica per stabilire cosa sia giusto fare: ogni ingerenza rischia di minare l’autorevolezza degli organi scolastici". Secondo Ugolini, del resto, "giustificare un’occupazione illegittima come strumento di espressione studentesca, come avvenuto nella risoluzione presentata giovedì scorso in commissione, non contribuisce alla crescita del protagonismo dei ragazzi né allo sviluppo del loro pensiero critico". La consigliera civica è infatti convinta che "il dialogo tra generazioni si indebolisce quando viene meno il rispetto di regole condivise, indispensabili per garantire la convivenza civile e la libertà di ciascuno".
"È inaccettabile che chi presiede l’organo legislativo della Regione si esponga politicamente su un caso che è stato oggetto di discussione tra i gruppi e che coinvolge direttamente l’operato di consiglieri regionali di maggioranza – aggiunge Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia –. Un simile comportamento rischia di minare la credibilità dell’Assemblea stessa e di compromettere il necessario equilibrio tra le istituzioni e il dibattito democratico".
red. cro.