FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

Mini vacanze scolastiche, è scontro: "La riforma non sarà calata dall’alto"

L’assessore regionale Conti: "Nessuno spring-break, ma stop tra i quadrimestri. Ne parleremo con tutti"

Isabella Conti, assessore regionale all’istruzione, risponde alle polemiche. sulla pausa proposta dalle associazioni di studenti e genitori: «La richiesta delle famiglie è di una pausa tra il primo e il secondo quadrimestre»

Isabella Conti, assessore regionale all’istruzione, risponde alle polemiche. sulla pausa proposta dalle associazioni di studenti e genitori: «La richiesta delle famiglie è di una pausa tra il primo e il secondo quadrimestre»

Mentre l’assessora regionale all’Istruzione, Isabella Conti, getta acqua sulle polemiche e la consigliera regionale di Fi, Valentina Castaldini, le offre una sponda, l’onorevole FdI alla Camera, Gianluca Vinci, chiama in causa il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Al centro di tutto, la riforma del calendario scolastico che prevederebbe una prima campanella settembrina anticipata, un’ultima a giugno posticipata e uno stop intorno a febbraio. Stop che l’assessore, sull’onda anglosassone, chiama spring break, insomma ’vacanze di primavera’. Un fermo didattico praticato dal Regno Unito alla Nuova Zelanda passando per la Francia. Ecco perché, al ministro, l’onorevole chiede "se sia a conoscenza dell’intento della Regione" e "se non intenda, per quanto di competenza, adoperarsi affinché sia assicurata sul territorio nazionale la coerenza e la conformità con il quadro normativo in vigore".

Viste le polemiche, l’assessore di viale Aldo Moro ribadisce come la riforma "non sarà calata dall’alto. Altrimenti si rischia un fallimento". Correggendo poi il tiro, Conti replica alle polemiche sorte sull’idea dello ‘spring break’. "Un termine che come Regione non abbiamo mai usato", avverte l’assessora che precisa "siamo davanti un po’ a un telefono senza fili. In un contesto politico – ricorda – mi è stato chiesto qual è la posizione della Regione Emilia-Romagna a fronte delle varie richieste sul calendario scolastico. E io ho semplicemente detto che siamo consapevoli della proposta delle associazioni che rappresentano studenti e genitori sullo ‘spring break’". Pausa che "non ha senso fare in primavera – sottolinea Conti –, perché in quel periodo c’è già Pasqua". La richiesta delle famiglie è quindi di "una sospensione delle lezioni tra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre", spiega Conti così da permettere di recuperare a chi ha avuto difficoltà nella prima metà dell’anno scolastico.

"In un contesto nel quale ci lecchiamo le ferite sull’abbandono scolastico – osserva –, contiamo con le lacrime i ragazzi che smettono di studiare e non lavorano, e abbiamo un aumento del 286% dei disturbi legati all’ansia, ho detto che è una proposta che la Regione vuole considerare, a fronte però dei tavoli che dobbiamo fare con tutte le parti in causa". "Siamo in fase di ascolto e cerchermo di armonizzare le posizioni", precisa.

E dunque a settembre, preannuncia, "ci sarà una commissione in Regione e all’inizio del nuovo anno scolastico vorremmo coinvolgere tutti gli stakeholder in tavoli di ascolto". La Regione è "responsabile e consapevole che bisogna coinvolgere tutte le parti in gioco per provare a trovare una soluzione condivisa". Per la consigliera di FI, l’Emilia-Romagna è abbastanza "matura" per cambiare il calendario scolastico. "Può essere la prima a farlo: parliamone". La revisione del calendario scolastico è una "proposta molto sentita dai genitori. In questo momento le varie posizioni forse devono mettersi insieme – ragiona l’azzurra – per questo ho chiesto una commissione dove poter sentire tutti". Come Regione, ricorda Castaldini, "abbiamo un’autonomia di circa 40 giorni che ci dà la possibilità di modulare il calendario".