
Bologna, 30 settembre 2023 – Cancelli sbarrati, erba alta, qualche buco nella recinzione e nulla che possa far pensare all’imminenza dell’apertura del nuovo ‘hub’ di prima accoglienza per minori non accompagnati. Non si può dire che sia tutto pronto a Villa Angeli di Sasso Marconi, la struttura della Chiesa di Bologna (ri)messa a disposizione del sistema di accoglienza degli immigrati della Prefettura e della Città metropolitana.
Dopo l’annuncio seguito all’incontro del primo settembre furono annunciati lavori di sistemazione di questa grande ed elegante residenza di campagna, immersa in un parco secolare a poca distanza dal Palazzo dei Rossi, e del tracciato della nuova Porrettana. Spazio di accoglienza già ampiamente sperimentato dal 2014 in occasione di un’altra emergenza-sbarchi.
Per alcuni anni ospitò non senza qualche problema una novantina di profughi affidati alla cura di una cooperativa sociale. Poi la chiusura e ora l’annuncio della riapertura con un progetto più mirato: quello di ospitare una cinquantina di minori non accompagnati, che si prevede possano stare a Sasso per un tempo massimo di un mese.
I giovanissimi, dopo essere transitati da questo ‘hub’, secondo i progetti dovranno essere trasferiti in strutture Sai (Sistema accoglienza integrazione) o in altre accreditate o autorizzate. Poi verosimilmente il ricambio continuerà, altri ne arriveranno, altri partiranno, e questo ha fatto prefigurare "uno strumento fondamentale per il monitoraggio dei flussi sul territorio, costituito da un database per tenere aggiornato il quadro delle presenze in tempo reale", spiegò la nota del Comune.
Intanto il sindaco di Sasso è in contatto costante con la Prefettura per conoscere lo stato di avanzamento della pratica di convenzione in fase di definizione con il ministero, che costituirà poi la base per definire costi, procedure, bando di gestione dell’hub-minori.
"Dalle mie informazioni sono stati fatti lavori che la rendono già idonea all’accoglienza. Sono stati fatti i sopralluoghi dei vigili del fuoco ed è stata verificata l’adeguatezza dei precedenti lavori sulle fognature – dice il sindaco Roberto Parmeggiani –. La mia attenzione è rivolta al fatto che, se dovessero rimanere a Sasso per più dei 30 giorni previsti, sarebbe importante, come già abbiamo fatto nella scorsa esperienza e anche con gli ucraini, che si possa creare attorno ai minori una rete territoriale di supporto con la possibilità di fare sport, imparare la lingua, interagire positivamente con la comunità", dice il sindaco che su questo punto incassa anche l’appoggio della minoranza della lista Dimmi, che con Achille Chillari osserva come "il sindaco metropolitano, diversamente da quanto fatto con lo ‘scippo’ sul museo Marconi, per questo problema scottante si appoggi a Sasso. Noi siamo comunque d’accordo con un’accoglienza ben organizzata, dignitosa e di breve periodo. Bisogna essere responsabili ed è giusto fare la nostra parte".
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