Mobike, a Bologna da settembre le prime bici elettriche

Ne arrivano trecento a pedalata assistita. Lazzari (Business development): "Partiamo da Bologna"

Una ragazza in centro su una Mobike (Foto Schicchi)

Una ragazza in centro su una Mobike (Foto Schicchi)

Bologna, 12 agosto 2019 - "Ma quale calo? La verità è che ci ha abituato troppo bene! Bologna ha numeri ottimi e noi ne siamo felicissimi". Davide Lazzari, ‘Business development e rapporti istituzionali’ di Mobike Italia, se la ride. Il calo dei noleggi di questi ultimi mesi, quasi dimezzati rispetto a un anno fa, non lo preoccupa. E così Mobike sotto le Due Torri è pronta a rilanciare: "A settembre saranno pronte 300 bici a pedalata assistita, le prime in Italia senza colonnina".  

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Lazzari, di che mezzi si tratta? "Di ultima generazione e all’avanguardia: avranno piazzole dedicate e potranno raggiungere i 25 chilometri orari, sarà un’operazione con pochi precedenti in Europa". 

Costeranno di più?  "Lo stiamo definendo in queste settimane con la giunta". 

Perché a Bologna? "Abbiamo 160mila iscritti e 4mila utilizzi al giorno, Bologna è un caso unico in tutta Italia". 

I numeri indicano l’opposto: da 260mila noleggi a settembre 2018, si è passati a circa 120mila questa primavera. Tutto normale?  "Sono andamenti ciclici che non ci sorprendono. Se li inseriamo in una logica di trasporto pubblico, sono più che ottimi: abbiamo centrato tutti gli obiettivi". 

Quali erano? "A Bologna ci aspettavamo tra i 70 e gli 80mila iscritti e attorno ai 2mila, 2.500 noleggi al giorno. Viaggiamo a ritmo doppio, basta questo per spiegare la nostra soddisfazione". 

Il calo, però, c’è stato.  "Normale. L’adeguamento delle tariffe ha portato a una fidelizzazione del servizio".

Ovvero? "Sono aumentati i costi per le corse singole, ma l’abbonamento annuale è sceso a 54 euro. Vuol dire che con poco più di 4 euro al mese puoi girare quanto vuoi. Non solo a Bologna, ma in tutta Italia. In questo modo, sono quasi spariti i noleggi per tragitti sotto i 200 metri e i 4 minuti, che ci creavano più problemi che introiti".

Per quale ragione?  "Noi controlliamo la nostra flotta, oltre 2mila mezzi, a getto continuo. Prendiamo le bici, le sistemiamo e aggiorniamo il software, perché il servizio sia sempre il migliore possibile. È naturale che chi usa le bici in modo continuativo tenda a lasciarle nelle piazzole e nel miglior stato, facilitando il compito a noi e soprattutto agli altri utenti". 

Le cattive abitudini, però, proseguono. Ci sono parecchie denunce di utenti che lasciano la bici nel proprio cortile. Cosa si può fare? "Possono essere segnalate tramite la nostra app, anche inviando una semplice foto del mezzo libero, ma non accessibile, e noi provvediamo immediatamente a sospendere l’account di questi maleducati. Anche in questo caso, possiamo dire che il trend è per fortuna in calo, così come i vandalismi. A dimostrazione che le Mobike sono ormai un patrimonio della comunità". 

Siete un’azienda privata. "Certo, ma il nostro primo obiettivo è contribuire al trasporto pubblico. È un equilibrio difficile, ma necessario".

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