Bologna, molestatore seriale di via Farini. Gli show durano da mesi

Bologna, 23 giugno 2018 – Ogni mattina, dal lunedì alla domenica da circa un anno, lui si piazza lì, in via Farini, all’altezza della fermata dell’autobus davanti al civico 21. In attesa. Ogni volta che passa una donna, adolescente o attempata che sia, le rivolge gesti osceni e sguardi insistenti, seguendola con gli occhi. Molte, imbarazzate, abbassano lo sguardo e si allontanano velocemente o cambiano strada. Altre però lì sono costrette a passare, perché ci vivono oppure lavorano. Soprattutto per loro dunque la presenza ormai stabile del molestatore 82enne che almeno dall’autunno scorso si apposta quotidianamente in via Farini, a orari fissi la mattina e il pomeriggio, sta diventando insopportabile.

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«Una vista spiacevole, questi gesti osceni nel bel mezzo del marciapiede, sotto al portico – lamenta Nadia, che si è imbattuta nell’uomo mentre faceva shopping in centro –. Mi sono rifugiata in un negozio e le commesse mi hanno confermato che sta sempre lì e importuna soprattutto le ragazzine, spaventandole». Le forze dell’ordine sono state contattate più volte, ma l’anziano, identificato e poi invitato ad allontanarsi, dopo poco tempo si è sempre ripresentato sul posto.

«Più volte gli abbiamo chiesto di smetterla, ma lui ci ha risposto che non gli possono fare nulla perché lui guarda soltanto – spiegano Alessio, Monica ed Elena, negozianti della via –. È ben vestito, dall’aspetto distinto. Non sappiamo se abbia una famiglia. Però è qui davanti ogni giorno, la mattina tra le 9 e le 10 e il pomeriggio tra le 16 e le 17».

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Le forze dell’ordine, contattate dai negozianti, spiegano questi ultimi, «ci hanno detto che finché non lo querela una donna molestata loro non possono farci niente. Ma così non smetterà mai». Le passanti prese di mira dall’anziano sono numerose, in una via trafficata come via Farini; alcune pure molto giovani, data la vicinanza del liceo Galvani e la frequentata fermata del bus in cui l’uomo è solito fermarsi. A volte importuna con la propria insistenza le parrucchiere impiegate nel vicino negozio, con il rischio che le clienti, infastidite, se ne vadano. «È anziano, forse malato – spiega il proprietario dell’oreficeria che si affaccia sotto al portico –. Noi negozianti più volte abbiamo chiamato la polizia, ma lui fa qualche passo e poi ritorna».