Molestie sessuali sulla dipendente Dirigente di banca condannato

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Tre anni e due mesi è la condanna inflitta in primo grado dal tribunale collegiale a un ex dirigente di una banca della città, a processo per violenza sessuale ai danni di una giovane dipendente. All’uomo erano contestati dalla Procura tre distinti episodi di pesanti molestie sessuali, avvenuti tra il 25 e il 27 novembre 2019. Il pubblico ministero Nicola Scalabrini, aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi, ma il collegio ha anche stabilito per l’imputato, un sessantaquattrenne difeso dall’avvocato Giuseppe Guida, il risarcimento del danno da quantificarsi in via definitiva davanti al giudice civile con provvisionale di 15.000 euro per la vittima, costituita parte civile e assistita dall’avvocato Gianluca Belluomini. In udienza il pm Scalabrini ha sottolineato "la scelta molto sofferta" della vittima, che aveva denunciato ai carabinieri il comportamento del dirigente un mese dopo i fatti. Il pm ha definito "pulito" il resoconto della ragazza, "con una ricchezza di dettagli emotivi e l’offerta di un riscontro immediato a quel fatto". Ossia, i messaggi inviati dalla vittima alle amiche e anche la testimonianza di un collega, con cui lei, subito dopo aver subito la molestia, si era sfogata. "Per noi è importante che il fatto sia stato accertato – commenta l’avvocato Belluomini –. La mia cliente è soddisfatta".

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