Bologna, il bambino morì a Carnevale: mamma alla sbarra

Via al processo per omicidio colposo di Gianlorenzo Manchisi. Tra i testimoni, anche Merola e Impresa

Il piccolo Gianlorenzo Manchisi

Il piccolo Gianlorenzo Manchisi

Bologna, 6 maggio 2022 - Deve rispondere di omicidio colposo, del proprio bambino di due anni e mezzo: è iniziato ieri il processo in sede di dibattimento che vede alla sbarra Siriana Natali, 43 anni, mamma del piccolo Gianlorenzo Manchisi, che il 5 marzo del 2019 cadde da un carro di Carnevale durante la sfilata in via Indipendenza. Con lei, difesa dall’avvocato Mauro Nicastro, è imputato anche l’ingegnere Marco Pasquini, che all’epoca rilasciò il certificato di collaudo per il mezzo.

Dalla prossima udienza, fissata per la seconda metà di ottobre, si entra nel vivo: numerosi i testi accolti dal giudice e che prenderanno la parola in aula, tra cui tutti i 19 richiesti dall’avvocato Nicastro, poi quelli di Procura e parti civili (costituiti il padre di Gianlorenzo, Giuseppe Manchisi, con l’avvocato Annalisa Gaudiello, e il fratello grande Giacomo, con l’avvocato Marco Bettoni). Tra i testimoni ’vip’, come in parte già anticipato, ci saranno l’ex sindaco Virginio Merola e l’ex prefetto Patrizia Impresa; il primo dovrà fare luce sui regolamenti predisposti dal Comune per l’evento ed eventuali deleghe per il rilascio delle autorizzazioni, la seconda sulla sicurezza della manifestazione. Chiamati a testimoniare anche don Baroncini, presidente del comitato organizzatore del ’Carnevale dei bambini 2019’, e Paolo Castaldini, responsabile delle Manifestazioni petroniane: questi saranno naturalmente ascoltati con tutte le garanzie di legge, essendo a loro volta imputati nel processo connesso per alcune presunte mancanze nella manifestazione.

Parola poi a diverse persone presenti alla tragedia; infine verranno visionati i video che riprendono gli istanti immediatamente precedenti e successivi la caduta del piccolo Gianlorenzo.

Federica Orlandi

 

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