Morì in canoa nel Reno durante l’allenamento, respinta l’archiviazione dell’inchiesta

Alessandro Ferriani aveva 17 anni, il Gip ordina nuove indagini alla Procura

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Non si chiude l’inchiesta avviata a seguito della morte del 17enne Alessandro Ferriani (nella foto), deceduto il 1° febbraio 2019 nelle acque gelide del Reno a valle della Chiusa di Casalecchio, nel corso di una uscita di allenamento del Canoa club Bologna. A fronte di una nuova richiesta di archiviazione e dell’invio degli atti al pubblico ministero arriva infatti una richiesta di nuove indagini. Nelle settimane scorse la famiglia del 17enne, assistita dall’avvocato Ciriaco Rossi, si era opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Antonello Gustapane nei confronti del presidente della società sportiva e del responsabile regionale della federazione canoa, indagati a vario titolo per omicidio colposo, falso e favoreggiamento. Il gip ha quindi rigettato per ora l’archiviazione, restituendo il fascicolo alla Procura con la richiesta di nuove indagini. Nel frattempo l’istruttore è a processo per omicidio colposo. Ad ora è l’unico imputato per la morte di Ferriani.

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