Bologna, morta per Coronavirus. L'amica le svuota il conto

Indagata una 31enne, incastrata dalle telecamere di videosorveglianza

Bologna, ha prelevato dal conto di un'amica morta per Coronavirus (foto Dire)

Bologna, ha prelevato dal conto di un'amica morta per Coronavirus (foto Dire)

Anzola Emilia (Bologna), 4 maggio 2020 – Ha svuotato il conto della conoscente, morta per Coronavirus. Di questo è accusata una 31enne, indagata per frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e indebito utilizzo di carta di pagamento. Secondo quanto accertato dai carabinieri, col bancomat della deceduta avrebbe prelevato dal suo conto 10mila euro in modo da saldare un vecchio debito.

I fatti sono avvenuti ad Anzola Emilia. La 31enne sarebbe riuscita a mettere le mani sul bancomat e sul pin di una 71enne morta nelle settimane scorse all'ospedale Maggiore, e, sapendo di potere agire indisturbata per l'assenza dei parenti dell'anziana, avrebbe utilizzato la carta elettronica per estinguere, mediante due bonifici bancari eseguiti per via telematica, un vecchio debito di 10.000 euro che aveva contratto con un istituto di credito. Inoltre, avrebbe fatto un prelievo di 500 euro.

A quanto si apprende, la 31enne era riuscita a impossessarsi di bancomat e pin grazie alla fiducia e alla confidenza con la vittima, che spesso aveva aiutato facendo per lei alcune commissioni. Ad accorgersi degli ammanchi è stato il figlio della 71enne, una volta dimesso dall'ospedale dove era stato anche lui ricoverato per il Covid-19. Quando ha chiamato la banca per avvertire che la madre era morta e chiudere il conto, ha scoperto i pagamenti fatti già dopo il decesso.

Secondo i militari, la donna ha agito con disinvoltura davanti alle telecamere di sorveglianza della banca, le cui immagini l'hanno poi 'incastrata'. La perquisizione domiciliare svolta dai carabinieri ha permesso di trovare a casa della 31enne una serie di prove: il bancomat sottratto all'anziana e la documentazione annessa alle operazioni bancarie fatte senza alcun consenso. Parte del denaro rubato è stato recuperato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa di essere restituito ai parenti della vittima.

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