Monterenzio, muore durante il bagno in piscina

Tragedia al Villaggio della Salute più. La vittima è una donna di 34 anni, inutili i soccorsi

La donna è stata subito soccorsa dal bagnino

La donna è stata subito soccorsa dal bagnino

Monterenzio (Bologna), 27 agosto 2017 - DovevaA essere un sabato di relax assieme al marito, da trascorrere tra piscine e colline in quel paradiso di verde e di acqua che è il Villaggio della Salute Più, ma alla fine si è trasformato in una tragedia. Una donna di 34 anni di origine romena e da anni trapiantata a Bologna ha perso la vita mentre faceva il bagno in una delle venti piscine scoperte dell’impianto, davanti agli occhi di decine di bagnanti e nonostante il rapido e tempestivo soccorso prima del personale medico della struttura, poi dell’elisoccorso giunto dal Maggiore di Bologna. La vittima è Anna Maria Mihalcea. 

«Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità ma la donna purtroppo non ha mai ripreso coscienza, né durante il nostro primo soccorso, né dopo l’arrivo dell’elisoccorso», è stato il commento di Stefano Mattu, direttore sanitario del Villaggio della Salute Più. La tragedia si è consumata nel primissimo pomeriggio, intorno alle 13.30. La 34enne, come riferito dal marito sia ai medici che ai carabinieri di Monterenzio poi giunti sul posto, ha mangiato una pizza intorno alle 12.30, poi alle 13.30 ha raggiunto una delle piscine nella parte alta del Villaggio, tuffandosi in acqua. Pochissimi istanti dopo, il malore. 

Nell’affollatissima piscina tutti si sono resi conto delle difficoltà della donna, compreso il bagnino che è intervenuto immediatamente per prestare un primo soccorso, avvertendo nel frattempo anche il comparto medico della struttura. «Abbiamo subito praticato sia il massaggio cardiaco sia la respirazione artificiale, nonché impiegato uno dei sedici defibrillatori a disposizione in tutta la struttura. Successivamente, mentre avvertivamo l’ospedale Maggiore, abbiamo effettuato un’iniezione di adrenalina», ha spiegato ancora il direttore sanitario Mattu.

La stessa operazione, l’iniezione di adrenalina, è stata praticata per tre volte anche dai medici del 118 intervenuti dal Maggiore ma «senza che la donna, anche dopo l’intubazione, riprendesse mai coscienza». Falliti tutti i disperati tentativi di rianimazione, non è rimasto che constatare la morte della giovane donna mentre sul posto, intorno alle 14.30, sopraggiungevano anche i Carabinieri di Monterenzio.

Il frequentatissimo parco che coniuga salute, benessere e divertimento è tra i più all’avanguardia in Europa riguardo al primo soccorso medico. Tutti i dipendenti hanno attestazione e idoneità per praticare il massaggio cardiaco, e solo nell’ultima settimana, ricorda il direttore sanitario Mattu, «siamo dovuti intervenire in due casi, per un infarto e uno shock anafilattico, in entrambi i casi con interventi positivamente riusciti». Purtroppo invece questa volta, per la 35enne, non c’è stato nulla da fare.   

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