Morte del tappezziere. Indagati i tre amici di Stefano Bolognesi

Il 53enne era stato abbandonato prima dell’arrivo del 118. Dovranno rispondere del reato di omissione di soccorso. .

Morte del tappezziere. Indagati i tre amici di Stefano Bolognesi

Il 53enne era stato abbandonato prima dell’arrivo del 118. Dovranno rispondere del reato di omissione di soccorso. .

Gli amici di Stefano Bolognesi sono stati iscritti nel registro degli indagati. I tre uomini che erano con il cinquantatreenne giovedì sera e che, quando si è sentito male, dopo aver chiamato il 118 lo hanno lasciato a morire da solo su una poltroncina di fronte alla sua bottega in via della Libertà a Savigno, rispondono adesso di omissione di soccorso. Il fascicolo, aperto dalla pm Mariangela Farneti con le indagini affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Borgo Panigale, è per morte a seguito di altro reato. Perché, è l’ipotesi, il malore che ha stroncato il tappezziere potrebbe essere dovuto all’assunzione di sostanze, probabilmente coca. Un sospetto che potrà essere chiarito all’esito degli esami autoptico e tossicologico, disposti dal magistrato per domani e affidati al medico legale Elena Giovannini.

Stando infatti a quanto emerso dalle dichiarazioni rese dai tre amici di Bolognesi (un uomo di 52 anni e due ragazzi di 32 e 21) quella sera, dopo aver cenato insieme alla pizzeria Spartura di Savigno, i quattro si erano diretti a Bologna, dove avrebbero fatto alcuni giri. E ora l’interesse dei carabinieri è capire cosa sia accaduto durante questo frangente temporale. Un buco tra la cena e l’arrivo del 118 che potrebbe essere fondamentale per chiarire la sequenza di eventi che ha portato Bolognesi alla morte. I tre avrebbero ammesso con i militari di aver fatto uso di stupefacenti. Non hanno però detto da chi avessero acquistato la sostanza, né il motivo per cui, dopo aver visto l’amico accasciarsi e aver chiamato il 118, non siano rimasti ad aspettare i soccorsi. Quello che i tre hanno omesso, potrà essere però estrapolato dal contenuto dei loro cellulari, posti sotto sequestro, così come la macchina della vittima. Che è stata perquisita, come l’appartamento dove viveva, nella frazione di Rodiano. Qui sarebbe stata trovata una quantità modesta di marijuana.

Bolognesi si era sentito male giovedì, intorno alle 23,30: gli amici, dopo aver chiamato i soccorsi, lo avevano sistemato su un divano davanti alla sua tappezzeria e se ne erano andati. Nei pressi erano state trovate tracce di sangue, compatibili con la caduta a seguito del malore. Stando a quanto emerso, due anni fa l’uomo avrebbe già avuto un infarto. Adesso, l’obiettivo delle indagini è quello di capire se il cuore già provato di Bolognesi possa essere stato compromesso ulteriormente dall’assunzione di sostanze. E, nel caso, trovare chi le ha vendute alla vittima, provocandone la morte.

Nicoletta Tempera