Morte di Alessandro Gozzoli, il sindaco di Valsamoggia: "L’arresto primo passo per avere giustizia"

La tragedia del bazzanese. L’auspicio del primo cittadino Daniele Ruscigno, dopo il fermo in Romania

Valsamoggia (Bologna), 4 maggio 2023 – È passato un mese e mezzo dal funerale di Alessandro Gozzoli, ma a Bazzano sono pochi ad avere dimenticato quelle poche parole di congedo pronunciate nella chiesa di Montebudello dalla sorella Simona: "Ringrazio i carabinieri ai quali va tutta la nostra fiducia perché siamo sicuri che Alessandro avrà anche la giustizia terrena". Così sono stati tanti ieri mattina, alla notizia dell’arresto di uno degli indiziati per la morte del 41enne nato e cresciuto nel capoluogo di Valsamoggia, a ricordare quella frase e condividere la speranza che le indagini siano arrivate ad un punto di svolta.

Alessandro Gozzoli, morto a 41 anni
Alessandro Gozzoli, morto a 41 anni

La famiglia mantiene il riserbo di sempre, lo conferma il sindaco Daniele Ruscigno, che già al funerale espresse lo stesso auspicio di fare chiarezza e trovare i responsabili del decesso del giovane trovato senza vita nella sua abitazione a Casinalbo di Formigine, in provincia di Modena, il pomeriggio del 10 marzo scorso. "Ricordo bene quella frase di Simona e penso proprio che dietro questo arresto ci sia un passo avanti delle indagini per assicurare alla giustizia il responsabile o i responsabili", commenta il sindaco Ruscigno.

Quella mattina i datori di lavoro e la sorella erano entrati nell’abitazione della vittima, che non rispondeva al telefono da ore, e avevano trovato il 41enne coperto da un lenzuolo e legato al letto, mani e piedi. Dalla sua abitazione erano spariti diversi oggetti così come l’auto, ritrovata poco dopo dai carabinieri che si occupano delle indagini che si sono concentrate da subito sulle ultime ore della vittima e sulle sue frequentazioni. Secondo la notizia diffusa martedì dall’agenzia Ansa la polizia rumena nei giorni scorsi ha arrestato un romeno, con trascorsi in Emilia e pare anche un complice. In manette è finito un ventenne e l’udienza per l’estradizione è fissata per il prossimo 8 maggio, primo passo di un percorso giudiziario che sarà in ogni caso lungo. "Va detto che da quello che si apprende che quello dei carabinieri è stato un lavoro complesso, e che la fiducia di Simona è ben riposta", aggiunge il sindaco.

g. m.

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