"Morti sul lavoro Insieme possiamo fermare la strage"

Il cardinale Zuppi, in visita all’Interporto con Lepore, prega sul luogo in cui ha perso la vita Yaya Yafa

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A quasi un anno dalla morte del giovane Yaya Yafa, deceduto all’Interporto travolto da un camion, si è tenuta una visita di eccezione, ieri mattina, al maxi polo di Bentivoglio, poco dopo le 12, a cui hanno partecipato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, e il sindaco metropolitano Matteo Lepore, oltre ai vertici di Interporto, il presidente Marco Spinedi, il direttore Giuseppe Dall’Asta e il direttore della Logistica Etica Alessandro Alberani, e al sindaco locale Erika Ferranti.

Le autorità hanno prima fatto visita, privatamente, ad alcune aziende che hanno sede all’Interporto, per poi fare una preghiera dove perse la vita il 22enne. A questo tour istituzionale è seguito un momento pubblico al punto ristoro dell’Interporto. Il primo cittadino metropolitano Lepore ha dichiarato: "Abbiamo scelto ci non vendere le azioni di questo luogo all’inizio del nostro mandato e non è stata una scelta facile, ma in cui crediamo. Come sindaco metropolitano mi sembra importante dare il segnale che questo luogo fa parte di Bologna, e i lavoratori devono sapere che quando vengono qui non rischiano la vita, per questo abbiamo fatto il patto per la logistica etica, e dobbiamo continuare a costruire assieme. Sempre nell’ottica della sicurezza e della salvaguardia dei lavoratori abbiamo finanziato il trasporto pubblico diurno, ora chiediamo una mano per il trasporto notturno: molti lavoratori frequentano questo luogo di notte e devono venire e tornare in sicurezza e tranquillità".

Le sue parole sono state condivise dal cardinale Zuppi: "Certe cose si fanno solo insieme e dobbiamo imparare a farle insieme. La vicenda di Yaya ci porta a farci domande. Di morti sul lavoro ce ne sono ancora troppi. Questa credo che sia la fabbrica più grande di Bologna ed è qui che c’è grande necessità di mettersi insieme per far funzionare questo complicato bellissimo incredibile polo con tutta la fatica di mettere assieme realtà molto diverse. Anche per questo a breve nascerà il primo punto di ascolto Caritas all’ingresso dell’Interporto per ascoltare le esigenze di persone che già abbiamo in carico, ma che molte volte non riescono a raggiungere le nostre sedi".

A prendere la parola è stato poi il presidente Spinedi: "Questa è una grande comunità prima che un’area industriale e d’impresa. Siamo riusciti a farla crescere cercando di rispettare l’ambiente e vogliamo andare avanti aumentando i servizi e le attività legate alle persone che ci lavorano, circa 5.500 persone. Questa infrastruttura non si ferma mai e dobbiamo riuscire a far muovere bene non solo le merci, ma anche le persone".

Zoe Pederzini

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