
Il piccolo Gianlorenzo Manchisi morì a due anni e mezzo alla sfilata dei carri di carnevale in via Indipendenza
Bologna, 20 aprile 2025 – “Queste persone dovrebbero guardarsi allo specchio prima di giudicare, o immaginare ciò che una donna ha subito per sei anni”. A parlare, replicando a una serie di accuse e parole d'odio espresse sui social, è Giuseppe Manchisi, papà di Gianlorenzo, il bambino di due anni e mezzo che nel marzo 2019 perse la vita durante la sfilata dei carri di carnevale in via Indipendenza a Bologna, travolto dopo essere caduto dal carro sul quale era con la mamma. In una intervista all'emittente Ètv, l'uomo annuncia l'intenzione di andare per vie legali contro alcuni 'haters' se le offese dovessero continuare.
La vicenda
La mamma del piccolo aveva affrontato l'accusa di omicidio colposo al processo che, dopo quasi sei anni, lo scorso dicembre l'ha assolta: «Era ignara del pericolo che si nascondeva sotto la pedana del carro», ha scritto nelle motivazioni il giudice, che ha invece condannato a un anno e quattro mesi gli organizzatori della manifestazione. In un commento alle notizie pubblicate sulla vicenda si legge 'la vigilanza doveva farla la madrè, in altri si accusa la donna di essere 'irresponsabile’.
La reazione
“Queste persone non erano presenti quel giorno, come fanno a sapere ciò che è successo? Se non lo sanno, tenessero la bocca chiusa”, ha detto ancora Giuseppe, aggiungendo che la moglie è “ancora affranta e cerca di non leggere queste cose perché non ha voglia di ribattere. Al prossimo commento di questo tipo procederemo con le querele per diffamazione”.