
Davide Cupido, 24 anni, è morto sabato in moto sulla strada San Vitale a Budrio
Bologna 2 giugno 2025 – Un cassetto straripante di sogni e progetti per il futuro, quello del 24enne Davide Cupido, il giovane bolognese che ha perso la vita sabato sulla San Vitale tra Medicina e Budrio. Davide, che a Bologna viveva con la famiglia, si era diplomato anni fa all’Istituto di Istruzione Superiore “Baracca”: la scuola aeronautica che ha sede a Forlì.
Dopo questo percorso di istruzione superiore però aveva deciso di cambiare strada e di seguire un’altra delle sue passioni, la psicologia. Per questo aveva scelto di iscriversi alla Facoltà di Psicologia. Una scelta che, in un primo momento, ha stupito chi lo conosceva. “Un passaggio drastico quello dall’aeronautica a Psicologia, ma Davide era così. Pieno di vita, pieno di interessi – raccontano alcuni amici –. Un giovane di una dolcezza e di un garbo fuori dal comune. Un animo davvero puro, solare e riflessivo al tempo stesso”. Erano le 13 di sabato quando il suo cammino si è interrotto tragicamente. L’asfalto era assolato e cocente sulla statale della Bassa. Davide era in sella alla sua moto, una Honda 500 e stava percorrendo la ss253 in direzione di Bologna dopo un giro in sella alle due ruote, complice la bella giornata di sole. A un certo punto, però, la tragedia. Nella direzione opposta a quella di Cupido, ovvero sulla carreggiata che da Castenaso va verso il territorio medicinese, sopraggiungeva una Fiat Punto condotta da una 43enne della zona. A quanto si apprende, stando anche alle testimonianze di chi stava transitando in zona ed ha assistito all’impatto, la 43enne si sarebbe messa in posizione di svolta, per immettersi sulla laterale via Zenzalino sud: non è chiaro se non abbia visto il giovane che sopraggiungeva o se forse abbia pensato di fare in tempo a svoltare prima dell’arrivo della moto.
Quel che è certo è che lo scontro non ha lasciato scampo al 24enne. La Honda si è infranta sul cofano della Punto e Cupido, dopo essere rimbalzato sul parabrezza, è caduto a terra a vari metri di distanza. È morto sul colpo: a nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari arrivati, tempestivamente, con ambulanza, automedica ed elisoccorso. La 43enne, invece, è stata portata al Maggiore in codice di media gravità e sotto choc. A chiarire le responsabilità saranno gli agenti della Locale di Budrio che hanno fatto i rilievi, coadiuvati dai carabinieri locali.