
L’avvocato Armando D’Apote
Profondo cordoglio per la scomparsa dell’avvocato Armando D’Apote, principe del foro, scomparso a 78 anni. Oltre ai familiari, lo ricordano commossi i colleghi e quanti lo hanno conosciuto. Ieri, in occasione di un convegno sulla Cassazione, è stato ricordato "come fine processualista – le parole dell’avvocato Nicola Mazzacuva, presidente della Camera Penale di Bologna –, già anche assistente all’Università in procedura penale con De Luca e Nobili. Sempre arguto e preparato, affettuoso con gli amici, è stato un collega esemplare". "Era un amico, un grande, buon amico – le parole di Flavio Peccenini, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bologna –. È stato un bravissimo avvocato, con lui ho condiviso varie esperienze, era un ottimo professionista. Sono molto addolorato dalla perdita". Anche Elisabetta D’Errico, ex presidente dell’Ordine degli avvocati bolognese e ora consigliere, lo ricorda "con grande affetto e stima. Aveva una signorilità innata, era un vero gentiluomo, un ottimo professionista, che ha dato tanto prestigio al Foro di Bologna, un collega che ho sempre rispettato molto".
Tra i processi più importanti da lui seguiti, si ricorda quello relativo alla strage di Viareggio, in cui ha difeso Mauro Moretti, ex ad di Fs e Rfi, e quello sulla strage alla stazione di Bologna, in rappresentanza delle Ferrovie dello Stato (poi Rfi). Appassionato di vela, a D’Apote dedicano un pensiero anche gli amici dello Yacht club Vela: "Buon vento Armando, non ti dimenticheremo mai".