ZOE PEDERZINI
Cronaca

Morto nel cantiere: "Sentiva molto caldo, è caduto all’improvviso"

Le testimonianze degli altri operai. La Procura apre un fascicolo. Disposta l’autopsia per fare luce sul decesso dell’imprenditore edile 48enne

Ait El Hajjam Brahim, il titolare della ditta morto in cantiere a San Lazzaro, aveva 48 anni

Ait El Hajjam Brahim, il titolare della ditta morto in cantiere a San Lazzaro, aveva 48 anni

È stato aperto un fascicolo sulla morte del 48enne marocchino, Ait El Hajjam Brahim. L’uomo, imprenditore edile titolare della ditta ‘Veneto Pavimenti Sas’ del Trevigiano, ha perso la vita, accusando un malore fatale, verso le 12 di lunedì mentre, con i suoi operai, lavorava alla pavimentazione nel cantiere della nuova scuola media di San Lazzaro, il Campus Kid di via Kennedy.

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La ditta del 48enne aveva ricevuto l’incarico in subappalto da parte dell’azienda appaltatrice. Il fascicolo, dopo l’intervento dei carabinieri della Compagnia di San Lazzaro, sia del Norm sia della stazione, e di quelli del Nucleo ispettorato del lavoro di Bologna, è al momento conoscitivo, cioè senza indagati né titolo di reato. Si tratta di un atto necessario a svolgere gli accertamenti preliminari. Fascicolo che, nella circostanza del decesso di Ait El Hajjam Brahim, è stato aperto in primo luogo per permettere tutti gli accertamenti necessari ad appurare le cause del malore fulminante: a partire dall’autopsia che sarà fondamentale. Il pm incaricato è Andrea De Feis.

C’è chi, mentre lavorava in altre aree del cantiere, ha assistito a quanto accaduto e non riesce a togliersi i fotogrammi di quella tragedia dalla mente: "Lo avevamo conosciuto per la prima volta poche ore prima, quella stessa mattina. Come si fa quando si lavora allo stesso cantiere ci eravamo presentati, avevamo fatto due chiacchiere e poi ciascuno aveva ripreso le proprie mansioni – raccontano alcuni operai ancora sotto choc –. Chi nella zona del cantiere adiacente alla strada, chi, come Ait, nel cantiere della palestra. Ci aveva dato anche alcuni bigliettini da visita della sua azienda, era sorridente e non ha menzionato di percepire alcun malessere".

Alcuni testimoni del cantiere, poi, ripercorrono gli ultimi istanti prima del malore: "Avevano appena fatto una gettata di cemento e Ait si era posizionato all’ombra per rinfrescarsi un po’ e riposare qualche minuto. Appena ha ripreso a lavorare si è sentito male: una manciata di secondi, è crollato al suolo privo di conoscenza e non si è più ripreso". Sono stati proprio gli altri operai del cantiere che hanno immediatamente avvisato forze dell’ordine e sanitari.

Questi sono arrivati con ambulanza e automedica in poco tempo, ma per il 48enne non c’era più nulla da fare. Sarà l’autopsia a chiarire cosa abbia causato questa tragedia improvvisa: se solamente il caldo estremo di questo ultimo periodo o se qualche patologia pregressa e latente del 48enne. Sulla tragedia è intervenuto anche Michele Bulgarelli, segretario generale Cgil: "La nuova normalità è l’emergenza climatica, dunque era necessario che la Regione agisse con una normativa. Certo, si poteva fare prima. Questo è l’ennesimo morto che piangiamo, bisogna fare di più".

Oggi, alle 11, ci sarà un momento di ritrovo e preghiera per Ait nel cantiere della tragedia, a San Lazzaro, alla presenza della sindaca Marilena Pillati e del presidente dell’Ucoii Yassine Lafram.