Morto sotto il carro, condannato il proprietario

Un anno e mezzo per omicidio colposo a Paolo Canellini: allestì il mezzo da cui cadde il piccolo Gianlorenzo Manchisi nel 2019

Migration

Un anno e mezzo per omicidio colposo. È questa la sentenza del giudice dell’udienza preliminare Claudio Paris per Paolo Canellini, proprietario e allestitore del carro di Carnevale da cui il 5 marzo 2019 cadde, venendone poi travolto e ucciso, Gianlorenzo Manchisi, due anni e mezzo.

Canellini è l’unico imputato che ha scelto l’abbreviato. La sentenza, con sospensione condizionale della pena, corrisponde alla richiesta della Procura; l’avvocato dell’imputato, Stefano Sermenghi, ha già annunciato che intende fare appello.

Il giudice ha inoltre disposto il sequestro e la distruzione del carro e provvisionali di 300mila euro a favore del padre di Gianlorenzo, Giuseppe Manchisi, e di 190mila euro per il fratello maggiore Giacomo, parti civili rappresentate rispettivamente dagli avvocati Annalisa Gaudiello e Marco Bettoni.

"Ringrazio il mio avvocato e il giudice – così illustra all’uscita dall’aula del tribunale il padre Giuseppe –: è un primo passo importante per la sicurezza dei bambini e dei cittadini". Presente in udienza anche la mamma Siriana Natali, che aggiunge: "Un altro passo sarà a ottobre, quando spero di essere scagionata dalle accuse". A ottobre infatti entrerà nel vivo il processo con rito ordinario nei confronti la donna, difesa dall’avvocato Mauro Nicastro, e dell’ingegnere Marco Pasquini, che all’epoca rilasciò il certificato di collaudo per il mezzo. Processo quest’ultimo in cui è stato chiamato a testimoniare anche lo stesso Canellini, il quale però potrà avvalersi della facoltà di non rispondere dato che si trova appunto coinvolto in un procedimento connesso.

"È un passo in più verso la giustizia per il piccolo Gianlorenzo, che la famiglia attende da oltre tre anni – così l’avvocato Gaudiello –, e ci aiuta a prepararci per i processi di ottobre". Sottolinea il collega Bettoni: "Siamo soddisfatti per questo che è però un tassello di una vicenda molto articolata: il nostro obiettivo ora è quello di fare sollevare la madre dalle accuse, che reputo non siano sostenibili anche alla luce della sentenza di oggi (ieri, ndr), e di fare chiarezza, dall’altro lato, sulle responsabilità degli organizzatori della manifestazione".

Un ulteriore filone della vicenda è infatti quello sugli organizzatori del Carnevale dei bambini 2019: dopo l’imputazione coatta disposta a marzo dal giudice Maria Cristina Sarli, che ha respinto le due richieste di archiviazione presentate dalla Procura, è attesa sempre per il prossimo autunno l’udienza preliminare per Paolo Castaldini e don Marco Baroncini, rispettivamente responsabile del Comitato per le manifestazioni petroniane e presidente del Comitato organizzatore del Carnevale dei bambini legati alla Curia. Dovranno rispondere di eventuali omissioni e presunte mancanze relative alla manifestazione.

Federica Orlandi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro