Bologna Fase 2, movida nel mirino. "Allo studio le fasce orarie"

Sotto la lente del Comune gli assembramenti al Pratello, in via San Mamolo e via Codivilla. Decine di segnalazioni

Folla in piazza San Francesco

Folla in piazza San Francesco

Bologna, 25 maggio 2020 - La movida non si ferma. Tra un drink e l’altro, il sabato sera in centro si riempie di persone che, spesso senza mascherina, si accalcano subito fuori dai locali più gettonati e da poco riaperti. Del resto, non indossare la mascherina è lecito se si sta sorseggiando un drink o gustando l’aperitivo, non lo è invece se si sta fermi a chiacchierare seduti sotto al portico, in un gruppo di dieci persone. Questa movida ritrovata però non coinvolge tutte le zone del centro storico, a quanto pare, anzi: alcune tra le ’solite note’, che prima della pandemia erano regolare teatro di invasioni da parte di giovani e meno giovani, il sabato sera, questo weekend sono state completamente risparmiate. Dall’altro lato invece, zone di solito meno ’di punta’, forse anche perché meno turistiche o fuori dai radar degli studenti universitari, in questo post-lockdown paiono riacquistare vigore. E attirare assembramenti. È il quadro evidenziato sabato sera dalle forze dell’ordine. Polizia, carabinieri e vigili urbani hanno pattugliato tutta la città. E se da un lato, forse con qualche sorpresa, si sono accorti di come piazza Verdi e via Petroni fossero insolitamente deserte per un sabato sera di maggio, per altre zone che di recente non si erano trovate nel mirino, come via San Mamolo e via Codivilla, sono state ricevute decine di segnalazioni di assembramenti e movida non in sicurezza. In ogni caso però non risultano elevate sanzioni né si apprende si siano verificati episodi di particolare criticità, a parte lo scioglimento di alcuni evidenti assembramenti. Poi, ça va sans dire, i controlli si sono focalizzati per lo più su via Santo Stefano e piazza San Francesco e via del Pratello, le due aree in assoluto più frequentate. Anche se pure qui, specialmente in zona Pratello, per quanto le persone non mancassero di certo, stando alle stime erano comunque di meno rispetto a venerdì. Soprattutto, ci si è accorti di come alcune zone siano preferite in determinati orari e giorni della settimana (per esempio, il venerdì sera all’orario dell’aperitivo ci si trova al Pratello, il sabato sera dopo cena si beve un drink in Santo Stefano). Così, alla luce di queste analisi, a Palazzo d’Accursio si sta valutando se e con che modalità scendere in campo con la "stretta" già preannunciata nei giorni scorsi da parte del sindaco Virginio Merola, quando si erano registrati i primi episodi di movida fuori controllo. L’ipotesi potrebbe essere proprio quella di intervenire sugli orari di apertura dei locali, con misure ’ad hoc’ riservate alle zone e alle fasce orarie preferite da chi non rispetta le norme di sicurezza. Una misura ancora al vaglio del Comune, ma che potrebbe entrare in vigore al più presto se le cose non torneranno rapidamente sotto la soglia di sicurezza prevista.

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