Movida piazza Verdi Bologna, i blindati per contenere il caos

La polizia ha schierato, dalle 14, Reparto mobile e agenti in borghese per la serata al Comunale. Oggi il flash mob silenzioso dei residenti

La polizia in presidio in piazza Verdi

La polizia in presidio in piazza Verdi

Bologna, 4 giugno 2021 - Un minuto di silenzio, contro il rumore che rende insonni le notti della zona universitaria (VIDEO). Il flash mob ‘muto’ è in programma oggi pomeriggio, in orario di aperitivo in piazza Verdi. A promuoverlo, i residenti della zona, che da anni combattono una battaglia contro i mulini a vento per contrastare degrado e movida notturna incontrollata. Un disagio che ieri, grazie alla presenza fin dal primo pomeriggio dei blindati della polizia, fissi nella piazza in occasione della serata al Comunale, non c’è stato.

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A differenza dell’altra sera, quando sono dovute intervenire le forze dell’ordine tanta era la confusione. E tanta era la folla, ristretta nel piccolo spazio tra piazza Scaravilli e via delle Belle Arti. Dove, alle 23,40, sono intervenuti, in forze, i carabinieri. Una ventina i militari della compagnia Bologna Centro che hanno interrotto la festa, multando per il mancato rispetto della normativa anti-Covid ventitré ragazzi. Che, oltre a stare in giro dopo il coprifuoco, non indossavano neanche la mascherina e si sono rifiutati di farlo quando i carabinieri li hanno invitati a metterla. Nei guai sono finiti anche due suonatori di immancabili bonghi, un trentacinquenne brasiliano e un trentunenne italiano che, oltre alla sanzione, si sono beccati anche una denuncia per disturbo della quiete pubblica. E i due bonghi che ritmavano la serata sono stati sequestrati.

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Lo stesso ha fatto la polizia, questa volta in piazza Aldrovandi, quando era ormai quasi l’una di notte. Le volanti, passando nella piazza, hanno notato un gruppo di persone che, alla vista della polizia, si sono allontanate. Tra loro, però, gli agenti hanno notato un ragazzo che teneva una bottiglia in una mano e una cassa acustica, da cui diffondeva musica ad alto volume, nell’altra. Il ventinovenne, che era ubriaco, non ha voluto dire il suo nome ai poliziotti. È stato quindi denunciato anche lui per disturbo della quiete pubblica, rifiuto di fornire le generalità e sanzionato per la violazione delle norme anti-Covid e per ubriachezza manifesta. La cassa è stata sequestrata. Ieri, invece, già alle 14 la polizia era in piazza Verdi, con i blindati del Reparto mobile e agenti in borghese, per presidiare la zona universitaria, in un servizio su tutto l’arco pomeridiano e serale, cercando di giocare d’anticipo rispetto all’arrivo delle orde di giovani e meno giovani che, dalle 20 in poi, occupano ogni basolo della piazza, in vista della serata su Lucrezio al Teatro Comunale. Una soluzione che ha funzionato, per la gioia dei residenti. Intanto, l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini ha proposto l’installazione di sensori anti-rumore per "monitorare costantemente il rumore nelle zone più a rischio di movida selvaggia". I fonometri, montati sui pali della luce, "registrano in diretta il livello di decibel. Così, oltre ad avere la possibilità di raccogliere dati utili, si potrebbe migliorare la tempestività di i interventi e controlli. È ovvio che i sensori da soli non sono la risposta a tutti i problemi, ma la tecnologia offre un tassello utile in una strategia complessiva per tutelare il diritto al riposo dei residenti".  

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