Bologna, multa davanti alle scuole. Merola. "Genitori, sbagliate"

La dura replica del sindaco sui social. "La vostra necessità di parcheggiare in doppia fila prevarica i diritti altrui"

Auto in mezzo alla strada davanti alle scuole Carducci (foto Schicchi)

Auto in mezzo alla strada davanti alle scuole Carducci (foto Schicchi)

Bologna, 10 gennaio 2019 - “Non è questione di vigili 'implacabili' o di mancata 'umana comprensione': è questione di convivenza civile, argomento che fatica a coesistere con la pretesa di parcheggiare in doppia fila”. E' secca la riposta del sindaco Viginio Merola sulla questione della raffica di multe affibbiate ai genitori che stavano accompagnando i figli a scuola, in via Dante davanti alle Carducci.

La questione continua a tenere banco con esigenze diametralmente opposte a confronto. “Voglio vedere chiaramente mio figlio che entra a scuola”, sostengono i genitori. “La campanella suona per tutti ogni mattina e ciascuno di noi è chiamato, tutti i giorni, ad assolvere ai propri impegni senza per questo pensare di prevaricare su quelli degli altri, fosse anche l'intralcio che si reca con un' auto in doppia fila in un'ora nevralgica della giornata”, è la secca replica di Merola affidata ai social, che consiglia anche ai genitori di approfittare del fatto che il Comune offre l'abbonamento gratuito al bus per tutti i bambini e ragazzi fino alla terza media compresa.

Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della regione indica proprio in viale Dante e via Murri sono tra le zone più critiche negli orari di inizio e fine delle lezioni. “Negli anni ’70, l’80% dei bambini andava a scuola a piedi, oggi più di 2/3 dei bimbi viene portato in automobile”, rileva Sorbi che invita i genitori a servirsi del 'pedibus', ossia la carovana di bimbi a piedi accompagnati dai genitori, che è stato affidato alla ditta ‘Diatesi’ dal Comune. “Sono perfetti per far socializzare i ragazzi, ma molti genitori hanno poca fiducia in questi metodi e temono per la sicurezza dei propri figli – ribadisce Mauro Sorbi –. Tuttavia, la volontà di organizzare queste attività deve venire da loro: se non si sentono tranquilli, non si potrà mai fare”. Per l'ex assessore Andrea Colombo, che si era impegnato sulla promozione di aree pedonali temporanee e mobilità super dolce pro scuole, il problema va risolto “con un cambio di abitudini da parte delle persone”.

“La vostra necessità di accompagnare i figli con l'auto fin davanti al portone della scuola non è più importante di quella di chi perde tempo per superare le vostre auto in mezzo alla strada”, è la conclusione di Merola.

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