
Nell'ultimo anno la Polizia locale di Bologna ha elevato circa 800 multe a carico di ciclisti (foto generica)
Bologna, 6 febbraio 2025 - Sono circa 800 le multe fatte dalla polizia locale ai ciclisti a Bologna nell'ultimo anno: in circa la metà dei casi per circolazione sotto i portici o sui marciapiedi. A riferirlo è il comandante Romano Mignani nel corso della commissione del Consiglio comunale dedicata a un ordine del giorno proposto da Fdi per chiedere più controlli sulle irregolarità in bici, con particolare riferimento alla guida sotto i portici nelle zone dei lavori del tram.
Aumento dei controlli nelle zone dei cantieri
"Da quando sono attivi i cantieri del tram, in alcune zone il fenomeno della circolazione sotto i portici si è evidenziato ancora di più", afferma Mignani. "Per questo negli ultimi mesi abbiamo attivato controlli pressoché quotidiani in vari orari della giornata indirizzati a tutte le categorie di veicoli, con un'attenzione specifica per quelli a due ruote".
Nelle zone del tram, per Mignani, è visibile che "siamo presenti sia per facilitare la viabilità che per sanzionare i comportamenti irregolari, incluso quelli dei ciclisti".
Verifica delle infrazioni
Nell'ultimo anno, spiega, sono circa 800 i verbali fatti a velocipedi per vari tipi di infrazioni: dalla circolazione sotto i portici o sui marciapiedi, che rappresentano quasi la metà delle infrazioni, alla circolazione senza rispettare il semaforo rosso, pari a circa un centinaio.
"I numeri sono alti", sottolinea Mignani, notando che la "stragrande maggioranza" dei verbali è relativa all'ultimo semestre in corrispondenza dei cantieri. Nelle aree di via Riva Reno, via Ugo Bassi e via Indipendenza i verbali del reparto moto nelle due settimane prima di Natale e nelle due dopo il 6 gennaio sono stati circa 270.
Efficacia delle misure preventive
"È vero che chiunque di noi vede certe infrazioni, come i ciclisti sotto i portici, ma noi i servizi li facciamo in divisa perché è opportuno fermare le persone e contestare i verbali", ricorda Mignani. Questo comporta che molte persone, vedendoci, fermano la bici o cambiano comportamenti: la divisa serve anche a "prevenire". Per il futuro, il capo dei vigili assicura: "Continueremo a prestare molta attenzione a questo fenomeno, oltre agli altri legati alla sicurezza stradale".
Le opposizioni argomentano che il numero dei verbali non rispecchia la reale entità del problema e ribadiscono la richiesta di più controlli mirati. Dalla maggioranza e dalla Consulta della bicicletta, pur confermando che anche i comportamenti irregolari dei ciclisti vanno sanzionati, si evidenzia la necessità di dosare i controlli, considerando la distribuzione e la gravità degli incidenti.
Visione globale sulla sicurezza
L'assessore alla Mobilità, Michele Campaniello, dichiara la necessità di "contrastare tutte le forme di irregolarità": "Ci sono norme di senso civico che vanno rispettate, ma la sicurezza stradale va considerata a 360 gradi e non limitandoci a alcune categorie. I comportamenti errati sono purtroppo comuni a tutti e devono essere modificati e riallineati al rispetto delle regole".