Multe, il paradosso delle sentenze a Bologna: meno ricorsi, ma il Comune paga di più

La consigliera Quercioli: «Crescono le liquidazioni a favore di cittadini e avvocati che vincono le cause»

Il dispositivo Scout montato su un’auto della polizia locale

Il dispositivo Scout montato su un’auto della polizia locale

Bologna, 11 aprile 2023 – È crollato, negli ultimi anni, il numero dei ricorsi dei bolognesi contro le multe della polizia locale. Dai 21.286 del 2018 sono infatti più che dimezzati, passando ai 10.474 dell’anno scorso (-50,79%). Ancora più drastico il calo dei ricorsi accolti, passati nello stesso arco di tempo da 10.804 a 634 (-94,13%).

"Con un andamento in decisa controtendenza sono invece cresciute negli stessi anni, e non poco, le spese legali che il Comune è stato condannato a pagare", afferma Samuela Quercioli, avvocata, capogruppo civico di ‘Bologna ci piace’ in Comune.

Secondo i dati ricevuti dalla Quercioli dal comandante della polizia locale, Romano Mignani, in risposta a un’interrogazione, "i 65.834 euro dell’anno 2018 sono infatti cresciuti fino agli 88,983 (+35,15%) del 2021, ai 90.505 dell’anno scorso", con un balzo del 37,46%. In tutto, negli ultimi cinque anni la spesa totale sostenuta dal Comune è stata di 335.256 euro, "comprensiva sia delle liquidazioni a favore dei cittadini, sia di quelle a favore dei legali.

Si tratta, secondo la Quercioli, di un deciso cambio di rotta da parte dei giudici di pace o del tribunale (in funzione di appello). "Per prassi, fino a pochi anni fa, e in tutta Italia, in caso di controversie con la polizia locale, quando il ricorso del cittadino veniva accolto, la tendenza era di compensare le spese legali".

In pratica, spiega la Quercioli, "il ricorso veniva accolto, la multa annullata, ma il Comune non veniva quasi mai condannato a pagare le spese legali, neppure in presenza di errori madornali". Ciascuna parte, insomma, pagava le proprie.

Questo "netto cambio di passo", secondo la consigliera comunale civica, "rappresenta un forte segnale da parte dei giudici, un invito all’amministrazione a non abusare dello strumento delle multe, pena un ulteriore, progressivo aumento delle spese da sostenere".

Tutto, però, fa pensare che il numero di sanzioni stradali aumenterà. E non di poco. "Con l’introduzione della Città 30, aumenteranno il numero degli autovelox e quindi le multe", commenta la Quercioli. Saranno infatti dodici o tredici i nuovi sistemi di telecontrollo della velocità. "È quindi facile prevedere, visto che oggi i velox fissi sono solo due, un’impennata di sanzioni".

È molto probabile, invece, che i ricorsi si assesteranno su percentuali piuttosto basse. "Oggi, un cittadino ci pensa bene prima di fare ricorso", afferma la Quercioli. Dal 2013 – anno dell’entrata in vigore della Legge 98/2013 che ha modificato l’articolo 202 del Codice della Strada – si possono pagare le multe con lo sconto del 30% se il pagamento è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica.

Inoltre, per promuovere il ricorso davanti al giudice di pace è necessario sostenere un costo di euro 43 di contributo unificato (per multe inferiori ai 1.033 euro). Oltre alle eventuali spese per l’avvocato.

"Tutto questo scoraggia i cittadini dal fare ricorso. Ma il Comune, se proseguirà su questa strada, si troverà condannato a pagare cifre molto importanti per le spese legali".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro