Mentre prosegue nell’attività concertistica autunnale, Musica Insieme lancia due ulteriori rassegne. Sotto il titolo MICO - Bologna Modern si articolerà la nona edizione dell’ormai tradizionale Festival per le musiche contemporanee, che ha quest’anno come filo conduttore lo slogan Suonar guardando: "La musica – annunciano gli organizzatori – non solo accompagnerà le immagini, ma dialogherà con esse in un continuo scambio creativo". Tre gli appuntamenti ospitati all’Oratorio di San Filippo Neri (ore 20,30). Si comincia il 24 ottobre con la proiezione di quel capolavoro del cinema muto tedesco che è Nosferatu, sonorizzato dal vivo con una partitura cameristica appositamente scritta da Filippo Perocco per l’Ensemble L’arsenale. Si prosegue il 13 novembre con il video-concerto Electro-Muzak, affidato al giovane Icarus Ensemble particolarmente attento ai rapporti fra il passato e la tecnologia multimediale di ultima generazione.
La conclusione del piccolo festival è fissata il 10 dicembre con Istante Dante. La Divina Commedia ai tempi di Instagram. Si tratta di un lavoro collettivo, nato dall’idea di Valentina Lo Surdo, che riunisce il contributo di cento musicisti e compositori con cento video della durata di 33 secondi ciascuno, ispirati da altrettanti versi delle cantiche dantesche. Giovani talenti si affiancano a musicisti di fama, fra i quali spiccano Paolo Fresu, Enrico Dindo, Mariangela Vacatello e Maurizio Baglini. Un gradito ritorno è anche quello dell’altra rassegna autunnale: la quinta edizione di Vite straordinarie, che offre gratuitamente al pubblico la proiezione di documentari biografici dedicati a grandi protagonisti della cultura e della musica del nostro tempo (sempre in San Filippo Neri, la domenica alle 18). Novità di quest’anno è lo stretto rapporto con la stagione dei concerti di Musica Insieme. Si comincia domani con N-Ice Cello. Storia di un violoncello di ghiaccio, dedicato al violoncellista Giovanni Sollima, così spesso presente sui palcoscenici bolognesi.
Il 24 novembre da non perdere A conversation that never was, dedicato all’amatissimo (ma inavvicinabile) pianista Grigory Sokolov, come preparazione al suo concerto della sera successiva. A conclusione, il 23 febbraio 2025, Touch the sound: A sound journey with Evelyn Glennie, la celebre percussionista che non potendo percepire il suono con l’udito lo assorbe attraverso l’intero corpo, e che assicura la propria presenza alla proiezione, esibendosi poi il giorno seguente in concerto. Marco Beghelli