
Musica popolare agghindata di creatività autorale, folk, atmosfere world e pacatamente jazzy: una tavolozza di colori sobri e crepuscolari confluiscono ne ’La giusta distanza’, album che Riccardo Tesi, blasonato cantastorie organettista d’Italia, sfoglierà stasera in piazzetta Grimandi di Anzola dell’Emilia per Janz, Festival dell’area metropolitana di Bologna.
Ad accompagnarlo dalle 21 è il quartetto resident di Marcello Molinari (batteria), con Claudio Vignali al pianoforte, Andrea Ferrario al sax e Stefano Maimone al contrabbasso. "Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio": Tolstoj non aveva dubbi al riguardo e neppure Riccardo Tesi ha dimostrato di averne. Partendo dalle radici lo chansonnier pistoiese è andato alla ricerca della propria storia portando i suoni dell’organetto diatonico dalle aie contadine sui palchi dei teatri.
"Tutto cominciò con l’ascolto dei Jethro Tull, quando avevo 13 anni – ricorda l’artista –. La mia è stata una sorta di doppia nascita, sono cresciuto in una casa dove l’unico disco che si ascoltava era ’Bella Ciao’, poi mi sono innamorato del rock di Jan Anderson, quindi ho incontrato Caterina Bueno (cui De Gregori ha dedicato il brano omonimo), l’anima più lirica della Toscana che mi ha insegnato l’importanza di conoscere la nostra storia. Collaborando con Trovesi e Fossati, De André e Bollani. Oltre che con gli Skiantos, Banda Osiris, Pelù e Gian Maria Testa cui dedicammo l’album Bandaitaliana inserendo la canzone Anni 30 ’Miniera’".
Banditaliana è pure il nome dell’ensemble con cui Tesi s’è esibito con oltre mille concerti nelle rassegne folk e jazz di tutt’Europa, Australia, Canada e Giappone. In caso di maltempo il concerto si terrà nell’attigua biblioteca comunale.
Gian Aldo Traversi