Mustafa torna a Budrio, iniziano le cure per il bimbo siriano

Il piccolo, nato senza arti per l'esposizione al gas nervino, verrà preso in carico dal centro protesi di Vigorso. Il video di ringraziamento della famiglia

Budrio (Bologna), 7 settembre 2022  - Mustafa e Munzir, diventati simboli degli orrori della guerra in Siria domani tornano a Budrio. La famiglia El Nezzel (compresa la mamma incinta e due sorelline) era stata accolta a Siena dalla Caritas ad Arbia nove mesi fa dopo i primi giorni nella città emiliana.  Appuntamento alle 15.30, nella Sala Ottagonale delle Torri dell’acqua in via Benni 1 a Budrio. Verrà presentato progetto di accoglienza e cura che riguarderà la famiglia di richiedenti asilo.

Mustafà oggi a Budrio: arriva in skateboard

La foto iconica che ritrae Mustafa e suo padre
La foto iconica che ritrae Mustafa e suo padre

 

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Il bimbo di sei anni, nato senza arti come conseguenza dell'esposizione della madre al gas nervino durante la guerra in Siria, e il suo papà Munzir, rimasto senza una gamba a causa dello scoppio di una bomba  inizieranno le cure al Centro Protesi Inail di Vigorso, nella speranza di una vita migliore.

Padre e figlio, sono stati in questi mesi protagonisti dello scatto del fotografo turco Mehmet Aslan, vincitore del Siena International Photo Awards 2021, e divenuta un simbolo del drmama della guerra in Siria. Munzir, reggendosi su una stampella, solleva in alto il piccolo Mustafa per farlo giocare.

Arrivata nel centro della Caritas ad Arbia nove mesi fa, la famiglia El Nezzel è stata accolta e sostenuta da uno straordinario sentimento di solidarietà da parte di tutta la comunità di Siena e della provincia. Ora, come previsto, è arrivato il momento del trasferimento a Budrio.

Ad oggi i fondi raccolti dalla Caritas a favore della famiglia siriana sono pari a 45mila euro e continueranno ad essere utilizzati per sostenere ed avviare il nuovo processo di inserimento e di cura nella comunità di Budrio. La famiglia El Nezzel compare in un video , realizzato dall'Arcidiocesi di Siena, con il quale saluta e ringrazia Siena e quanti sono stati in prima linea accanto a loro in questa straordinaria avventura in Italia: "Grazie a tutti, sappiamo che Siena ci accoglierà sempre a braccia aperte, ora è giunto il momento di tornare a Bologna per le cure di Mustafa".

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