Budrio (Bologna), 8 settembre 2022 - Il sorriso del piccolo Mustafa è stato protagonista indiscusso, oggi pomeriggio, nell’ambito dell’incontro di presentazione del progetto di accoglienza per la famiglia siriana che ha fatto parlare tutto il mondo. Il bambino è arrivato su uno skateboard su cui si muoveva con entusiasmo e disinvoltura, sospingendosi sull'unico gomito e salutando i giornalisti tra i sorrisi.
L'intervista: La mamma di Mustafà in lacrime: "Da Budrio riparte la speranza"
A chiudere l'incontro, un lungo e commovente momento di saluti, lacrime e abbracci fra la famiglia di Munzir e Mustafa e tutti coloro che hanno fatto parte della loro vita nei mesi di accoglienza a Siena.
L'intervento sul padre, poi sul figlio
Oltre al bambino - nato senza arti a causa di una malformazione, la tetramelia - verrà seguito dal centro protesi anche il padre, mutilato di guerra. Anzi, prima partirá trattamento sanitario al genitore perché, stando a quanto testimoniato anche dagli psichiatri infantili, il padre deve essere visto dal figlio come modello e quindi prima inizieranno le cure a lui poi al piccolo. In oigni caso entrambi verranno trattati tra una decina di giorni.
Nel pomeriggio di oggi si è parlato del progetto di accoglienza e di cura che riguarderà l'intera famiglia di richiedenti asilo siriani El Nezzel, la cui storia è diventata nota grazie alla foto che ha vinto il Siena International Photo Awards in cui papà Munzir solleva in aria il piccolo Mustafa.
Padre e figlio, insieme alla famiglia, erano già venuti a Budrio mesi fa per iniziare a prendere confidenza con la nuova realtà che li avrebbe accolti. Loro, infatti, saranno in cura e seguiti dal Centro Protesi Inail di Vigorso a Budrio dopo un periodo di vari mesi a Siena, dove il piccolo è stato operato e dove sono stati ospiti dell’Arcidiocesi e Caritas locali.
Il piano d'accoglienza per Mustafà e famiglia
Tutti i figli della famiglia El Nezzel - compresa la piccola Maria, ultima nata - verranno accolti nelle scuole del territorio per far sì che l’inserimento sia completo.
All’appuntamento di oggi, per definire il piano d'accoglienza a Mustafà e famiglia, erano presenti, Debora Badiali, sindaca di Budrio, Paolo Polzonetti, coordinatore Area Accoglienza Progetto SAI DM-DS, Asp Città di Bologna, Sara Accorsi, consigliera metropolitana delegata a Welfare metropolitano e lotta alla povertà, politiche per la casa, don Vittorio Giglio e Anna Ferretti, Caritas diocesana di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, Francesco Camisotti, responsabile Settore Società e Diritti Cooperativa CIDAS, Maria Luisa Parisi, coordinatrice SAI vulnerabili Città metropolitana di Bologna per ente gestore CIDAS e Gregorio Teti, direttore tecnico Area tecnica e Area servizi ausili e assistenza sul territorio del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio.
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