Bologna, il corteo festeggia Maometto e accende la polemica politica

Un migliaio di fedeli hanno sfilato fino al Pilastro

Il passaggio del corteo

Il passaggio del corteo

Bologna, 12 dicembre 2017 - Il video ha fatto il giro del web in poche ore. Raccogliendo moltissimi commenti, in gran parte di preoccupazione e stupore, e in (troppi) casi, anche a contenuto razzista. Il centrodestra non ha nascosto la propria preoccupazione, con il consigliere leghista Umberto Bosco che in consiglio comunale ha spiegato che «mentre ci concentriamo sui nostalgici del ventennio, nel territorio si diffondono idee molto più pericolose». Infine, Forza Nuova ha parlato di un quartiere di Bologna ridotto a ‘Kabul’, la capitale dell’Afghanistan, tralasciando il fatto che la manifestazione era in realtà organizzata da un’associazione musulmana pakistana.

Un pandemonio, insomma, scoppiato intorno a un corteo regolarmente autorizzato dalla Questura e che domenica attorno a mezzogiorno ha invaso via San Donato per raggiungere il Pilastro. Circa un migliaio di persone, con abiti tradizionali musulmani, hanno sfilato con altrettante bandiere verdi, intonando slogan e preghiere religiose in lingua urdu. Organizzatrice l’associazione ‘Faizan e Medina’, un gruppo mistico sunnita, che ha celebrato la nascita del Profeta. L’evento si ripete a Bologna, come in altre città italiane, da almeno una manciata di anni. «E’ una corrente particolare, questo tipo di festeggiamenti non è usuale nell’Islam», spiega Yassine Lafram, presidente del coordinamento delle comunità islamiche in città: «Si tratta di una manifestazione più culturale che religiosa e ha avuto numeri importanti, perché ha raccolto fedeli e associati da tutta la regione».

Il gruppo ha anche da tempo un luogo di preghiera in città, in via Papini, zona Corticella. Il video del corteo ha cominciato a circolare in rete già da domenica. Il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami l’ha pubblicato su Facebook, aggiungendo: «Questa è la nostra Bologna, nel giorno dell’Immacolata. Secondo il Pd, il presepe potrebbe offendere la sensibilità dei musulmani mentre loro possono trasformare la nostra città in un suq». A ruota, la consigliera comunale leghista Lucia Borgonzoni: «Bella la Bologna islamica del Pd», ha ironizzato, mentre il collega di gruppo Bosco ha portato la vicenda in consiglio comunale: « I manifestanti sono aderenti a una particolare setta fondamentalista islamica, che promuove la diffusione religiosa e politica dell’islam rifiutando però qualsiasi comportamento violento», ha riconosciuto, aggiungendo, però, che «dovremmo riflettere molto seriamente su quanto sia integrabile chi organizza una manifestazione di tale portata senza neanche preoccuparsi di pubblicizzarla sul territorio».

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