Naufragio di Cutro: Bologna attende le bare dei morti

Sette bare hanno lasciato Crotone per giungere in città. Prima la protesta di alcuni parenti che hanno chiesto il rimpatrio in Afghanistan e la mediazione della Prefettura. Il sindaco Lepore: “Richieste legittime”

Bologna, 9 marzo 2023 – Una parte delle bare delle persone morte nel naufragio di Cutro del 26 febbraio arriveranno a Bologna nelle prossime ore: per questo primo trasferimento c’è l’accordo delle famiglie che hanno dato il loro nulla osta alla sepoltura nel cimitero islamico che si trova a Borgo Panigale.

Sembra che ieri sera sette bare abbiano lasciato il Palamilone di Crotone per raggiungere il cimitero islamico di Borgo Panigale, nel bolognese. Quattro bare sono uscite intorno alle 22.10. le altre tre alle 23. Oggi saranno trasferite altre salme, sempre a Bologna. 

Naufragio di Cutro: 17 bare a Bologna dopo la protesta (Ansa)
Naufragio di Cutro: 17 bare a Bologna dopo la protesta (Ansa)

E’ il risultato di una mattinata di tensione, con la protesta di una parte dei familiari (video): molti, infatti, hanno chiesto il trasferimento delle salme in patria, in Afghanistan. Si sono seduti per terra, bloccando la strada, davanti al Palazzetto dello Sport in cui sono state portate le oltre 70 bare e urlano: "Basta bugie", "Giustizia". E chiedono all'Italia "di non essere abbandonati".

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che aveva dato la disponibilità della città ad accogliere le spoglie dei naufraghi, si è affrettato a precisare: “Credo che le richieste delle famiglie siano sacrosante e legittime, è giusto che abbiano il tempo per valutare un eventuale trasferimento delle salme nel Paese di origine. Mi auguro che chi sta gestendo questa cosa per il Governo agisca curando le relazioni con i familiari con la massima cura e umanità. Da parte nostra confermo la disponibilità della città di Bologna ad ospitare le salme, ma ovviamente ogni trasferimento dovrà avvenire solo con il pieno consenso delle famiglie e nel rispetto della dignità dei superstiti, di congiunti e familiari delle vittime”.

A quanto pare, il Governo aveva deciso di portare le salme a Bologna dopo che è venuto meno l'impegno a coprire i costi dei trasferimenti delle salme nei paesi di origine. Il governo italiano, secondo quanto affermano i parenti delle vittime, sarebbe disponibile solo a pagare i trasferimenti interni

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