LUCA ORSI
Cronaca

Naufragio di Cutro, l’ora del dolore: i funerali delle sette vittime arrivate a Bologna

Le esequie celebrate nel cimitero islamico di Borgo Panigale. Il sindaco Lepore: "C’è un dovere d’accoglienza". C’è anche il cardinale Zuppi

Bologna, 10 marzo 2023 – Il funerale delle sette vittime del naufragio di Cutro, le cui salme sono arrivate ieri a Bologna, è cominciato puntualmente alle 15, al cimitero islamico di Borgo Panigale alla presenza di una cinquantina di persone, la maggior parte familiari che piangono i loro cari inghiottiti dal mare il 26 febbraio, a pochi metri dalla spiaggia calabrese.

Il dolore dei familiari ai funerali delle 7 vittime del naufragio di Cutro sepolte a Bologna
Il dolore dei familiari ai funerali delle 7 vittime del naufragio di Cutro sepolte a Bologna

Si tratta di afghani che arrivano da Cutro ma non vivono nella cittadina calabrese. Tra i presenti, oltre al presidente dell'Unione delle Comunità islamiche d'Italia, Yassine Lafram, che officia, ci sono il sindaco di Bologna Matteo Lepore, l'assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi, e l'attore e regista Alessandro Bergonzoni

E’ arrivato anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. Che insieme con l'Imam Yassine Lafram ha confortato i parenti delle vittime.

Durante i funerali il cardinale Zuppi conforta i parenti delle vittime del naufragio di Cutro
Durante i funerali il cardinale Zuppi conforta i parenti delle vittime del naufragio di Cutro

Circa 15 i parenti delle vittime che hanno dato l'ultimo saluto ai propri cari: in queste giornate sono ospitati in strutture messe a disposizione ma, una volta terminato il rito, torneranno nei Paesi dove risiedono, principalmente Belgio e Germania.

Le esequie delle vittime della tragedia avvenuta in Calabria e celebrate in forma privata nel cimitero islamico di Borgo Panigale. Tra le bare, quella di un bambino piccolo, su cui sono posati fiori, pupazzetti e lumini votivi

Al funerale, tuttavia, hanno partecipato anche circa 150 persone provenienti principalmente dall'Afghanistan, Paese di origine di tutte e 7 le vittime che sono state trasferite a Bologna dal Palamilone di Crotone.

Tra le bare, quella di un bambino piccolo, su cui sono posati fiori, pupazzetti e lumini votivi. Alcuni peluche sono appoggiati anche su altri due feretri. Un elefante, uno scoiattolo e un cagnolino che regge un cuore con scritto ‘Ti voglio bene’.

Le vittime appartengono a due famiglie

Poco dopo le 15.30, con i parenti e l'Imam in cerchio, intorno alle tombe, a recitare le invocazioni conclusive, comincia il rito dell'inumazione che conclude il funerale con rito islamico delle sette vittime che riposeranno - come deciso dai famigliari - nel cimitero islamico di Borgo Panigale. Le vittime - che per l'Islam sono 'martiri', perché morte in mare - appartengono a due nuclei famigliari afghani (in un caso si tratta di una mamma e delle sue due figlie), residenti in Germania e Belgio.

"Con questo funerale vogliamo dare un segnale forte", spiega Yassine Lafram, presidente della Comunità islamica bolognese e Imam. "Vogliamo dire che la nostra comunità c'è, è presente, e vuole riconoscere dignità a persone che, da vive, sono state abbandonate". In mattinata, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, aveva chiamato Lafram per esprimere solidarietà e cordoglio alle famiglie delle vittime e alla comunità islamica.

Lepore e Taruffi: "C'è un dovere di accoglienza"

"La cosa migliore per essere accanto a queste persone è il silenzio e il rispetto". ha detto il sindaco Matteo Lepore a margine del rito funebre islamico. Nei prossimi giorni non è escluso che arrivino altre salme e Lepore ha sottolineato che "abbiamo chiesto che Bologna possa accogliere solo salme autorizzate dai familiari, purtroppo ci sono vittime non identificate e quindi è possibile che arrivino persone che ancora non hanno un'identità. Tutto è gestito da governo e prefetture, noi ci siamo messi al servizio". "Penso che ci sia un dovere di accoglienza del nostro Paese e della nostra città: Bologna è città accogliente e solidale - ha proseguito Lepore - Continueremo a fare quello che abbiamo fatto sempre: essere umani e ringrazio infatti chi aiutato per l'accoglienza nell'alloggio, le attività ristorative che ci hanno dato una mano e le persone che a Bologna hanno dato disponibilità senza chiedere niente". Domani, alla manifestazione organizzata a Cutro, in rappresentanza del Comune di Bologna, parteciperà il consigliere comunale di Coalizione civica Domani Begaj. "Solo stanotte sono sbarcate più di 1000 persone e come sempre Bologna farà la propria parte", ha concluso Lepore. Da parte sua l'assessore Igor Taruffi ha aggiunto: "È giusto e doveroso fare massima chiarezza e accertare tutte le responsabilità, non possiamo far finta che non sia successo nulla". E ha aggiunto: "L'Emilia-Romagna è terra di accoglienza. Continueremo a dare un contributo per dare possibilità di futuro a chi sta arrivando. Siamo la Regione che accoglie di più e continueremo a farlo"  

Esequie in forma privata

La forma privata è stata scelta per rispettare la privacy delle famiglie sconvolte dalla tragedia del mare. Il sindaco Matte Lepore, in un posto su Facebook , chiede "a tutti di avere rispetto per il loro dolore". E ha proposto "a tutta la città di rispettare un minuto di silenzio" alle 15, l’ora del funerale, "ovunque voi siate. Il silenzio, almeno in questo caso, sarà la forma migliore di vicinanza".

La cerimonia consiste nella recita in forma comunitaria di preghiere e invocazioni, con i partecipanti disposti in file parallele in direzione della Mecca. Successivamente si procede con l’inumazione, una per volta, delle salme.

La visita di Bergonzoni

Ieri mattina, l’attore Alessandro Bergonzoni è arrivato, da solo, al cimitero di Borgo Panigale. "Sono qua come cittadino privato – ha spiegato –, come persona che non può immaginare che ci siano persone che non trovano luogo. Qui almeno l’hanno trovato, a prescindere da ogni questione, credo che queste bare bisogna guardarle, bisogna capire. Bisogna essere con loro e per loro".

Il governatore Stefano Bonaccini – intervistato su La7 a ‘L’aria che tira’ – annunciando l’arrivo in città delle salme ha affermato che "la solidarietà e l’umanità non si danno a corrente alternata, a seconda del Governo".