MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Navile, la riforma dei Cau nel vivo: "Accesso diretto dalle 8 alle 20. Per la notte cambierà solo la forma"

L’Ausl incontra i cittadini. La direttrice Camplone: "Visite garantite, ma prima è consigliato telefonare"

L’Ausl incontra i cittadini. La direttrice Camplone: "Visite garantite, ma prima è consigliato telefonare"

L’Ausl incontra i cittadini. La direttrice Camplone: "Visite garantite, ma prima è consigliato telefonare"

"I Cau non si smantelleranno" e il servizio notturno, agli occhi del cittadino, sarà sempre lo stesso, ma vivrà "una rimodulazione del servizio, integrato da un altro modello, cioè quello della continuità assistenziale notturna". Parola di Ilaria Camplone, direttrice del distretto Azienda Usl Città di Bologna, che fa chiarezza sulla chiusura notturna dei centri di assistenza e urgenza, che vivrà dei cambiamenti: il servizio infatti verrà rimodulato. La spiegazione della riorganizzazione che l’hub del Navile vivrà prossimamente ("la data è ancora da definire, visto che siamo nel pieno di un percorso – sottolinea la direttrice –, ma vi terremo costantemente aggiornati") arriva nella sede del Navile davanti a una ventina di cittadini: all’interno della Casa di Comunità, "il modello Cau sarà garantito dalle 8 alle 20 con accesso diretto – inizia Camplone –, mentre dalle 20 alle 8, quando il servizio sarà integrato con il servizio di continuità assistenziale, (cioè l’ex guardia medica, ndr), ci sarà il ricevimento ambulatoriale di tutte le persone, ma con telefonata preventiva".

Questo per "permettere la sicurezza delle cure", spiega la direttrice, che assicura: "Nessuno verrà rimandato indietro, nemmeno se dovesse presentarsi un cittadino senza chiamata – scandisce –, ma vi raccomandiamo di telefonare al numero unico aziendale", cioè lo 051.3131, il recapito telefonico a cui i cittadini fanno riferimento per poter mettersi in contatto con la continuità assistenziale. "Siamo solo all’alba di una rivoluzione e stiamo ragionando anche sul modello 116-117 (numero europeo per i servizi sanitari non urgenti, ndr), ma questo è un modello a pendere. Ora ci concentriamo su questo cambiamento". Che prevede un "accesso ambulatoriale tutta la notte, con un modello innovativo – analizza –, perché c’è la garanzia di una visita ambulatoriale, come avveniva per i Cau, ma con un modello diverso, visto che quello era medico infermieristico". In futuro, invece, il cittadino troverà di notte "solo un medico e non ci sarà l’infermiere".

La rimodulazione degli orari arriva dopo "un anno e mezzo di monitoraggio e osservazione dell’esperienza e del lavoro svolto", partendo dall’analisi dei dati: il Cau del Navile conta "in media 80 accessi al giorno" e la maggior parte di questi, 65 circa, si concentrano "tra le 8 e le 20", mentre dalle 20 alle 22, in due ore, accedono meno di sei persone e dalle 22 mezzanotte si scende ulteriormente, contandone circa tre. Dalla mezzanotte alle otto del mattino, invece, si tratta di meno di cinque persone in media. Tutti pazienti, questi, presi in carico per "problemi minori". Al monitoraggio dei dati si aggiunge "la necessità di garantire assistenza", considerando "la carenza strutturale infermieristica che stiamo vivendo: vogliamo usare in maniera sostenibile le risorse umane, che sono scarse – chiude la direttrice Camplone, seduta vicina a Federica Mazzoni, Stefania Dal Rio e Donatella Pagliacci –. Sono poche perché sempre meno persone si presentano ai corsi di laurea per la professione infermieristica e ai nostri concorsi".